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Natuzzi: rilancio possibile, l'ho sempre sostenuto
Immagine associata al documento: Natuzzi: rilancio possibile, l'ho sempre sostenuto Gli industriali: «ora bisogna passare al contrasto del sommerso»

Missione possibile, il contrario di quanto si potrebbe temere. «Sono sempre stato convinto delle reali possibilità di rilancio del nostro territorio». Ha commentato così l'accordo per il polo del mobile della Murgia il leader dell'industria del mobile imbottito made in Italy Pasquale Natuzzi. A suo giudizio, «nonostante la situazione economica internazionale sia incerta e le difficoltà numerose, le imprese - quelle sane (distinzione non casuale, ndr.) - hanno tutte le qualità e le capacità per essere ancora protagoniste sui mercati», ha sottolineato. Natuzzi ha ringraziato per l'impegno il Governo nazionale, le Regioni Puglia e Basilicata, Confindustria e le organizzazioni sindacali. «Spero anche che con altrettanta coesione, si lavori per raggiungere altri importanti obiettivi: il contrasto al sommerso e alla concorrenza sleale e un rapido intervento che riduca il costo del lavoro». Conclusione anche questa non casuale che indica il permanere di un nodo irrisolto e di non poco conto all'interno del comparto.
Versante delle imprese lucano.
«Il mio giudizio à positivo», commenta Pasquale Lorusso, presidente di Confindustria Basilicata. «Non è un traguardo da sottovalutare, in questo momento - continua - e, allora, i passi da fare sono già scritti. Dobbiamo cercare di utilizzare al meglio questo strumento per cogliere un obiettivo che ci riguarda singolarmente e collettivamente. ll binario del reintegro nel ciclo produttivo di chi è stato espulso ha una valenza sociale, non possiamo concederci il lusso di ulteriori strappi ed esasperazioni. Al contempo, l'opportunità è quella della competitività da recuperare sui mercati, soprattutto là dove ci è stata sottratta per il costo del lavoro più basso. L'altro passo riguarda gli investimenti. Un mix di ricerca, formazione e dove è necessario di specializzazione, mettendo in circolo il vero nostro grande capitale, la creatività. Alla, luce di precedenti aspettative deluse, confidiamo in politiche conseguenti. Noi, alle nostre responsabilità, non verremo meno».
Luci e ombre. Stesso discorso anche per Confapi. «Il giudizio complessivo sull'accordo è favorevole. Abbiamo qualche riserva, invece, riguardo ai tempi di attuazione e soprattutto sui contenuti». Lo afferma il direttore Pasquale Latorre. «Innanzitutto - spiega - auspichiamo che l'attuazione pratica dell'intesa istituzionale sia più rapida rispetto ai tempi occorsi per la sua sottoscrizione. Diamo merito alla Regione per il metodo adottato, che riconosce il ruolo delle parti economiche e sociali e che andrebbe riproposto per altri strumenti. Tuttavia, esprimiamo riserve sulla prima parte dell'Accordo. Porterà vantaggi solo alle grandi imprese leader del settore, le uniche in questo periodo a poter investire in nuove tecnologie. Le piccole imprese della filiera, invece, non ne trarranno grandi benefici, se non per la parte che riguarda la riqualificazione del personale». «La seconda parte dell'Accordo, invece - conclude Latorre - è quella più interessante perché riguarda investimenti industriali, con progetti già esistenti e soprattutto con investimenti già avviati, perché in molti casi si tratta di iniziative collocate utilmente nelle graduatorie di bandi regionali, ma non finanziate per mancanza di fondi».

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 9 febbraio 2013 (pag. X)

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Data Pubblicazione sul portale: 11 Febbraio 2013
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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