Firmato a Roma da Mise, Regione Puglia e Basilicata. Prevede incentivi statali e regionali

È stato firmato ieri, come da calendario, l'accordo di programma per il mobile imbottito. Si prova così il rilancio di un settore storico per Puglia e Basilicata grazie ad un finanziamento di 101 milioni di euro così ripartite: quaranta del Ministero dello Sviluppo economico (MISE), 40 della Regione Puglia e 21 della Regione Basilicata.
Il documento siglato ieri, dai dirigenti del MISE, della Regione Puglia, della Regione Basilicata e di Invitalia (l'Agenzia nazionale per l'attrazione di investimenti e lo sviluppo di impresa) è stato trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione, soltanto dopo diventerà operativo.
Tre le azioni prioritarie previste dall'accordo, la salvaguardia e il consolidamento delle imprese operanti nel settore del mobile imbottito, l'attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e il sostegno al reimpiego di lavoratori espulsi dalla filiera produttiva. Per far si che questi intenti non restino soltanto buoni propositi sulla carta, il ministero, utilizzando i propri regimi di aiuto, promuoverà programmi di investimento e di ricerca e sviluppo delle imprese, privilegiando i progetti in grado di determinare un ritorno significativo in termini di prospettive di mercato e di addetti.
La Regione Puglia concorrerà invece alla realizzazione dei programmi attraverso il ricorso ai suoi incentivi e, in particolare, ai Contratti di Programma, destinati alle grandi imprese, ai Pia (Programmi integrati di agevolazione) per le medie aziende, agli Aiuti alle piccole imprese per progetti integrati di agevolazione (il cosiddetto Pia Piccole Imprese) e agli aiuti agli investimenti iniziali alle micro e piccole imprese (più noto come Titolo II). La Regione Basilicata, infine, concorrerà alla realizzazione dei programmi di investimento localizzati nei comuni di Ferrandina, Matera, Montescaglioso e Pisticci, cofinanziando gli interventi del MISE. Le imprese beneficiarie di tutti gli interventi dovranno assumere "prioritariamente" il personale del bacino pugliese e Lucano attualmente in cassa integrazione, in mobilità o disoccupato.[…]

Da "TarantOggi" del 9 febbraio 2013 (pag. IX)

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