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Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo
Immagine associata al documento: Noi Italia, 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo Giunto alla quinta edizione,"Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo", pubblicato oggi a cura dell'ISTAT, offre un'ampia e articolata produzione di indicatori aggiornati e puntuali, che riguardano aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese. Attraverso confronti internazionali e territoriali è possibile valutare in modo comparativo la collocazione dell'Italia nel contesto europeo e di individuare le differenze regionali che la caratterizzano.

Gli indicatori sono suddivisi 19 settori e si possono consultare, scaricare su un foglio elettronico, approfondire grazie ai link presenti in ogni pagina. È inoltre possibile navigare tra i diversi indicatori in modo interattivo, attraverso innovativi strumenti di visualizzazione dinamica. Da notare che per la prima volta da quest'anno, in occasione del rilascio della pubblicazione cartacea, saranno resi disponibili ulteriori formati di consultazione, quali ebook e App per smartphone. Nei dati sul territorio si evidenzia che, con una densità media di 201 abitanti per km2, l'Italia è tra i paesi più densamente popolati dell'Unione. ( la media Ue27 è di 114 abitanti per km2.) nonostante i territori montani coprono una superficie pari al 54,3% del territorio dove risiede solo il 18,2% della popolazione.

Nella sezione dedicata all'ambiente si registra che viene smaltito nelle discariche ancora circa la metà (46,3%) del totale dei rifiuti urbani raccolti, un dato ancora molto superiore alla media europea nonostante il trend costantemente decrescente. Inoltre il 35,3% dei rifiuti urbani viene avviato a raccolta differenziata con un guadagno di quasi due punti percentuali rispetto al 2009, ma nel Nord-est la percentuale arriva al 52,7%. Purtroppo sono aumentate del 2% rispetto al 2009 le emissioni di gas serra e il 35,7% delle famiglie italiane segnala problemi relativi all'inquinamento dell'aria nella zona di residenza.
L'ultimo censimento ha permesso di rilevare che la popolazione residente in Italia è cresciuta del 4,3% fra il 2001 e il 2011 (sostenuta esclusivamente dall'incremento della componente straniera, più che triplicata in dieci anni) e ammonta a 59.433.744 unità. Siamo secondi in Europa per l'indice di vecchiaia: al 1° gennaio 2012 ci sono 147,2 anziani ogni 100 giovani. La Liguria si conferma la regione più anziana, mentre la Campania, con un indice per la prima volta superiore a 100, la più giovane. In Italia si vive a lungo: la vita media delle donne è di 84 anni e mezzo, quella degli uomini poco più di 79 anni, fra le più lunghe dell'Unione europea.

Il rapporto approfondisce l'apporto della presenza della popolazione straniera residente in Italia che ha parzialmente compensato il saldo naturale negativo della popolazione italiana. Al 1° gennaio 2012 i cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Italia sono poco più di 3 milioni e 600 mila, ma tra il 2010 e il 2011 i flussi di nuovi ingressi verso il nostro Paese hanno subito un brusco rallentamento: i permessi rilasciati durante il 2011 sono 361.690, quasi il 40% in meno dell'anno precedente.
Gli stranieri 15-64enni residenti in Italia presentano livelli di istruzione simili a quelli della popolazione italiana. Circa la metà è in possesso al più della licenza media, il 40,9% ha un diploma di scuola superiore e il 9,2% una laurea. Le forze di lavoro straniere rappresentano il 10,2% del totale e il tasso di occupazione degli stranieri è più elevato di quello degli italiani, come anche il tasso di disoccupazione. [...]

Da "NotizieItaliaNews.com" del 22 gennaio 2013

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Data Pubblicazione sul portale: 23 Gennaio 2013
Fonte: NotizieItaliaNews.com
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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