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Il futuro dell'Ilva a un bivio
Immagine associata al documento: Il futuro dell'Ilva a un bivio Sono due le opzioni in campo per il futuro dell'Ilva. La prima potrebbe arrivare dal Tribunale di Taranto: si attende l'ordinanza del Gip, Patrizia Todisco, che deve pronunciarsi sul dissequestro dei materiali. Vale la pena di ricordare che i Pm, nel respingere la richiesta avanzata dai difensori dell'azienda, hanno chiesto al Gip di sollevare questione di legittimità costituzionale della legge 231. In alternativa, se venisse confermato il sequestro, il Governo è intenzionato a ricorrere a un decreto: il ricavato delle merci dissequestrate servirà all'attuazione dell'Aia, con l'adeguamento degli impianti e la bonifica, e al pagamento degli stipendi. Una richiesta in tal senso, peraltro, è stata formulata dal Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola.

Domani la vicenda Ilva in Cdm Della vicenda Ilva si occuperà il Consiglio dei ministri di domani, mentre mercoledì il ministro Corrado Clini (Ambiente) sarà a Taranto per presentare il Garante e il Commissario alle bonifiche: «Se ci trovassimo di fronte a una situazione di blocco degli impianti con il rischio del conflitto sociale - ha spiegato il ministro - con l'Ilva che non può applicare le prescrizioni per il risanamento ambientale, perché non è entrata nel pieno possesso dei prodotti e degli impianti, in quel caso dovremo valutare quale provvedimento assumere». Nell'incontro di questa mattina con i sindacati, il presidente Bruno Ferrante ha ricordato che sono state sequestrate 1,7 milioni di tonnellate di acciaio, per un valore di 1 miliardo di euro: «Se i prodotti di Taranto non dovessero essere dissequestrati - ha aggiunto - c'è purtroppo uno scenario inevitabile: il blocco degli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure». In caso di dissequestro, invece, l'Ilva ha confermato che i proventi della commercializzazione verranno destinati agli adempimenti Aia, alle retribuzioni dei 16mila lavoratori «e a quant'altro necessario per la sopravvivenza dell'azienda».

I sindacati dopo l'incontro Positivi i commenti dei sindacati, all'uscita dell'incontro con l'azienda: «L'incontro ha conseguito il miglior risultato possibile - afferma Rocco Palombella (Uilm). Ora non possiamo che attenderci una risposta altrettanto positiva dal potere giudiziario». Anche per Beppe Farina (Fim-Cisl) «dopo la disponibilità ad applicare l'Aia e a garantire le regolari retribuzioni il problema é l'applicazione della legge impedita dal blocco delle merci», l'auspicio è «che la procura di Taranto dia un contributo positivo». Più critica la Fiom-Cgil: «L'incontro non ha dato le novità che aspettavamo - afferma il segretario di Taranto, Donato Stefanelli-. Il presidente Ferrante ha fatto anche un'apertura su un possibile intervento pubblico nell'azienda, ma questo tema é ormai nei fatti perché se l'Ilva non investe, é chiaro che il problema dovrà essere affrontato».

Da "Il Sole24ore.com" del 21 gennaio 2013

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Data Pubblicazione sul portale: 22 Gennaio 2013
Fonte: Il Sole 24ore.com
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