Presentazione della pubblicazione "Gli italiani di Crimea" - Milano, 26 gennaio

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Della tragedia degli Italiani di Crimea se ne parlerà alla Provincia di Milano, in corso Monforte 35, il 26 gennaio con la presentazione del libro dal titolo "GLI ITALIANI DI CRIMEA. Nuovi documenti e testimonianze sulla deportazione e lo sterminio." Il libro è stato realizzato a cura del prof. Giulio Vignoli, docente di diritto internazionale alla Università di Genova, che ha il merito di aver scoperto questa comunità circa 20 anni fa e di aver denunciato il disinteresse mostrato dalle nostre Istituzioni nei loro confronti, un disinteresse nonostante le numerose attività di studiosi e di Associazioni, fra cui l'Associazione Regionale Pugliesi di Milano, che ha organizzato un convegno, una cerimonia per ricordare i 70 anni dalla deportazione l'invio di una delegazione a Kerch il 29 gennaio dell'anno scorso e favorito la presenza di alcuni discendenti dei sopravvissuti alla "festa del ritorno" svoltasi l'estate scorsa a Bisceglie (Bt).

I fatti narrati sono accaduti dopo più di 100 anni dai primi movimenti di emigrazione che avevano portato agli inizi dell'800, per lo più dalle sponde pugliesi di Bari, Trani, Bisceglie e Molfetta, pescatori e contadini in Crimea, tolta dagli zar ai turchi e bisognosa di ripopolazione. Oggi la comunità italiana di Crimea è ridotta ormai a circa 300 componenti, una pallida idea di quella di un tempo ben inserita nel corpo sociale di Kerch, che era giunta a contare più di 5000 abitanti e che era stata in grado di costruire una chiesa cattolica, ancora oggi utilizzata, e una scuola e contava professionisti e impresari nelle attività della navigazione e nella industria conserviera. Le famiglie che vivevano a Kerch erano i De Martino, De Cilis, De Lerno, De Doglio, De Pinda, De Fonso, Di Piero, Biocino, Budani, Bruno, Giachetti, Evangelista, Cassanelli, Puppo, Croce, Carboni, Logoluso, Nenni, Simone, Spadoni, Scalerino, Scuccimarro, Parenti, Pergolo, Mafioni, Fabiano, Porcelli, Pleotino, ecc.

Gli "italiani di Crimea" hanno manifestato un vivo desiderio di recuperare i legami con la terra dei padri. Nonostante il tempo trascorso, le generazioni susseguitesi mantengono una forte identità nazionale che è costata loro incredibili sofferenze. Ma questa comunità, notevolmente ridotta dalle persecuzioni del regime sovietico di Stalin, è stata dimenticata dal paese di provenienza, contrariamente a quanto avvenuto per le comunità di altre nazioni deportate (la tedesca, la tartara, la greca, l'armena e la bulgara), che hanno beneficiato di varie forme di sostegno e riconoscimento.
Un appuntamento questo, al quale Vi invitiamo, per conoscere e mantenere vivo il legame con questi italiani dimenticati.

Ingresso libero, invito estendibile.

[Fonte: Associazione Regionale Pugliesi di Milano]

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Data Evento: 26 Gennaio 2013
Redazione: Redazione Pugliesi nel Mondo
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