Della cooperazione come strumento atto a combattere la crisi si è occupata la vicepresidente della Regione, Loredana Capone, intervenendo oggi all'Assemblea della LegaCoop Puglia.
Al numero due del governo pugliese è piaciuto partire dal lontano 1844, quando nell'Inghilterra scossa dai fermenti della rivoluzione industriale, vide la nascita la Società dei Probi Pionieri, primo vagito della cooperazione. "Non è un caso- ha rilevato la vicepresidente-che il numero delle cooperative aumenta nei momenti di crisi del Paese. Il passaggio dell'IVA dal 4 al 10% per le cooperative che offrono servizi socio sanitari- rischia di compromettere seriamente il lavoro svolto in questi lunghi anni dalla cooperazione che, di fatto, ha fornito alla società civile tutto quello che lo Stato non è riuscito ad assicurare e che se questa misura dovesse essere confermata, costituirebbe privazione fondamentale per le famiglie, in primo luogo. Penso all'assistenza agli anziani, agli infermi, a quella fascia così fragile della popolazione, per la quale non vi sarebbero altre prospettive. Per anni- ha ricordato ancora la Capone- si è rimproverato alle cooperative sociali di essere troppo terzo settore e poco impresa. Ma l'aumento dell'IVA non costituirebbe certo stimolo all'imprenditorialità, condannando le cooperative sociali, e con esse i bisogni espressi da fasce così deboli della società, ad una marginalità ancor più accentuata". Da "Puglialive.net" del 25 ottobre 2012 Leggi l'articolo sul web - |