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Atr, un affare da un miliardo Puglia e Campania trattano
Immagine associata al documento: Atr, un affare da un miliardo Puglia e Campania trattano Vendola e Caldoro a Roma incontrano i vertici Alenia. In ballo uno dei più grossi investimenti del Mezzogiorno.
ROMA — È uno dei più grossi investimenti destinati al Mezzogiorno, che coinvolgerà centinaia di lavoratori e che interesserà i prossimi dieci, quindici anni e dunque è logico che la trattativa si stia conducendo con molta discrezione. In ballo, infatti, c'è più di un miliardo di euro, con cui Alenia Aermacchi, in partnership con una azienda francese, ha intenzione di costruire gli Atr del futuro, velivoli che nella formula attuale già interessano molto il mercato.
E dunque l'incontro di ieri tra i dirigenti della società con i presidenti di Campania e Puglia - dove sono ubicati alcuni dei più importanti stabilimenti del gruppo, gli altri sono concentrati al Nord - è stata «derubricata» a riunione di routine: «Ci trovavamo entrambi a Roma - ha chiosato il pugliese Nichi Vendola - e così con Stefano Caldoro abbiamo pensato che potesse essere utile la riunione a tre, invece delle solite riunioni bilaterali». Alla domanda se avessero discusso dei nuovi progetti di Alenia Caldoro si è limitato ad affermare che «le decisioni sullo sviluppo industriale spettano all'azienda.
Per noi è importante il settore dell'aerospazio, dal significativo indotto. È un polo di eccellenza per il Mezzogiorno, per l'Italia e per l'Europa e per questo motivo il governo dovrebbe dedicarvi grande attenzione».

«Il governo - ha aggiunto Vendola - dovrebbe capire che il distretto ha una convenienza, dovrebbe rendersi conto che il trasporto aereo sta cambiando in maniera vorticosa e Puglia e Campania insieme vogliono essere protagoniste di queste innovazioni».
Insomma il distretto è considerato un fiore all'occhiello del sistema industriale meridionale e a chi ne dubita la forza attuale Vendola replica: «Sono solo sciocchezze. Il distretto funziona e le due Regioni vogliono insieme occuparsene». Ma al di là delle dichiarazioni di intenti ci sono due questioni che restano aperte: il ruolo del governo e la dislocazione delle risorse. Sull'esecutivo di Mario Monti, impegnato nel taglio delle spese, il governatore pugliese si scaglia con toni violenti, da polemica politica, a cui Caldoro non si associa. «Il governo si assuma le proprie responsabilità, perché già così l'Italia si regge sulle spalle delle Regioni, fustigate dalla politica demenziale di Monti che sta compiendo un reale sabotaggio del Paese, non avendo il coraggio di intervenire sulle transizione finanziarie, i grandi patrimoni, le spese militari».

Caldoro, invece, insiste nel dire che il trasporto pubblico locale e la sanità non sono in grado di sopportare nemmeno il taglio di un euro, «ma piuttosto che incidere sui bisogni fondamentali dei cittadini, meglio sarebbe aumentare di un punto l'Iva, ma non sui beni di largo consumo».


Da "Corriere del Mezzogorno.it - Economia" del 05 luglio 2012

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Data Pubblicazione sul portale: 05 Luglio 2012
Fonte: Corriere del Mezzogiorno.it - Economia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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