Al netto dell'import di minerali energetici nel periodo gennaio-agosto 2007 il saldo con i Paesi extra UE è cresciuto di oltre 3 miliardi di euro, portandosi a quota 20,4 miliardi. Il merito é soprattutto dei risultati nel settore della meccanica strumentale (settore in cui l'Italia contende ormai alla Germania la leadership mondiale), che fanno segnare un incremento di ben 2,4 miliardi del saldo attivo di settore verso i paesi extra UE, toccando la notevole cifra di 18,2 miliardi nei primi otto mesi dell'anno. Contributi positivi all'incremento dell'attivo manifatturiero italiano sono venuti anche dal tessile-abbigliamento e dai mobili per altri 300 milioni di euro circa. Nel complesso il saldo attivo dei principali prodotti tipici del made in Italy non alimentare (tessile-abbigliamento, cuoio-calzature, prodotti dei minerali non metalliferi, mobili, macchine ed apparecchi) ha raggiunto nel periodo gennaio-agosto 2007 la cifra di 24,1 miliardi di euro. In agosto hanno continuato a crescere a ritmi superiori al 20-30% le esportazioni italiane verso Russia (+20,4%), OPEC (+37,8%) e Mercosur (+25,%) mentre aumenta in misura significativa l'import dalla Cina (+32,2%). Il passivo bilaterale dell'interscambio con la Cina evidenzia ancora una volta i problemi legati alla valutazione dello yuan cinese rispetto all'euro (ulteriormente accentuati dal trend calante del corso del dollaro, a cui la valuta cinese é artificiosamente legata), che si riflette in una evidente asimmetria commerciale che penalizza in modo particolare le nostre esportazioni verso Pechino (cresciute solo del 12,2% nei primi otto mesi del 2007, mentre il nostro import dalla Cina galoppa ad un ritmo più che doppio, +26,5%). "Siamo nel pieno "boom" del Made in Italy nel mondo: nei settori tradizionali, come in quelli più innovativi e ad elevato contenuto tecnologico" - ha aggiunto il Ministro Bonino - "l'export si muove con un passo che non vedevamo dal 1996; ma il contesto era ben diverso allora con la lira debole, anziché con l'euro al massimo storico; e prima che emergessero sul mercato mondiale formidabili competitors come la Cina. Viviamo una stagione fortunata, anche rispetto ai partners europei. E' un trend che aiuta peraltro in maniera apprezzabile la crescita: e che va per questo sostenuto". "Il corso di dollaro e yuan e l'evoluzione dei consumi in area dollaro" conclude Bonino "vanno monitorati con attenzione. Non è il momento di abbassare la guardia". - |