"Superare la fase della connotazione di genere (le imprese "in rosa") per puntare ad una logica di sistema che metta in rete le risorse delle imprenditrici a disposizione della societa' nel suo complesso. In questa logica e' compito delle istituzioni creare e sostenere le "occasioni" ma, soprattutto e' importante che le donne "prendano" lo spazio che loro spetta".

E' quanto e' emerso dal dibattito di avvio del II Forum dell'Imprenditoria femminile, che si tiene a Bari alla Fiera del Levante, al quale prendono parte 250 imprenditrici straniere, provenienti da 19 Paesi dell'area del bacino del Mediterraneo (Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Israele, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Oman, Qatar, Siria, Territori Palestinesi, Tunisia, Turchia, Yemen) e 200 italiane (di cui ben 130 pugliesi). Un appuntamento promosso dal Ministero del Commercio Internazionale, Istituto Commercio Estero, Regione Puglia e Fiera del Levante.

" Le donne hanno un modo "diverso" e "positivo" di affrontare la vita" ha affermato il Ministro per gli Scambi Internazionali Emma Bonino, che ha sottolineato come se "messe a sistema" le specificità dei singoli permettono di raggiungere risultati che una imprenditrice da sola non riuscirebbe mai a raggiungere. Questa è una "strada" obbligata da affrontare con spirito costruttivo. L'augurio del Ministro e' che da questo Il Forum nascano nuove proposte e che il Forum possa abbracciare questo invito mettendosi a disposizione le proprie risorse per ospitare il prossimo appuntamento con l'imprenditoria femminile.

"La Puglia che oggi e' qui presente - ha evidenziato l'Assessore regionale alla Pace ed al Mediterraneo Silvia Godelli, pienamente condivisa dal Presidente della Regione Nichi Vendola -''e' la Puglia che aspira a diventare protagonista di una nuova politica di apertura verso i Paesi dell'Europa e del Mediterraneo orientale: un centro di scambi fra Paesi, un ponte di pace e di civiltà nel Mediterraneo".

Il Forum è "un'occasione per confrontarsi e superare due limiti dell'atteggiamento dell'imprenditoria pugliese - ha affermato il Presidente della Regione Puglia Vendola - : da un lato la tendenza a chiudersi in uno "spaurito provincialismo" e la persistente esclusione della parte femminile del genere umano dalla politica e dall'economia", ma dalle istituzioni e dalla società civile parte una volontà straordinaria di cambiamento. Mentre, purtroppo, il binomio "donne e ricchezza" fa ancora da contrappunto - per Vendola - alla scarsa presenza femminile nella vita economica anche a causa della "difficile" conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In questo senso, l'iniziativa legislativa regionale ha tentato di rispondere, in qualche modo, al problema. "Al centro di ogni dinamica economica e sociale, ha sostenuto, infine, il Presidente della Regione, ''deve esserci lo sviluppo e la valorizzazione della dignità di ogni uomo e di ogni donna".

"Lo sviluppo dei commerci - attraverso la Puglia - fa si' che essa diventi un "centro di scambi" attraverso cui, oltre alle merci ed ai beni, passino anche la cultura e la civilta''' ha rilevato il Presidente della Fiera del Levante Cosimo Lacirignola, il quale ha rimarcato come, a tal proposito, "la Puglia possa essere considerata idealmente unita alla Cina da un "filo" che corre lungo il quarantanovesimo parallelo, di cui la Fiera rappresenta oggi il punto di partenza". In questo contesto, il ruolo della donna diventa strategico per affrontare la sfida della globalizzazione, mettendo in evidenza le specificità del proprio territorio."

E con la concretezza organizzativa propria delle donne la giornata e' proseguita con incontri tra imprenditrici italiane e straniere per trovare elementi di raccordo e concrete opportunità di scambi commerciali.       -