Come è noto il TAR di Lecce ha annullato le determinazioni della Conferenza dei Servizi ministeriale del 20 giugno 2005 relativa alla caratterizzazione ed alla restituzione dell'area dove la Brindisi LNG intendeva costruire il suo rigassificatore. Le motivazioni del TAR si incardinano sulla violazione della legge 241/90 che dichiara come in presenza di un motivato dissenso della Regione, amministrazione preposta alla tutela ambientale, i Ministeri non potevano far valere la logica di una maggioranza numerica nella Conferenza, cosa peraltro davvero inusuale.
"Questo perché la Regione- spiega l'assessore all'Ecologia Michele Losappio - con il nuovo Governo Vendola, in ossequio alla mozione approvata dal Consiglio Regionale e in piena sintonia con gli Enti Locali brindisini si è battuta, con motivazioni cogenti anche sul piano tecnico, contro quella scelta voluta dal precedente Governo Fitto e sospinta con ogni mezzo da quello di Berlusconi". Nella Conferenza dei Servizi l'Assessore Regionale all'Ecologia Losappio si è confrontato e dissociato esprimendo il NO della Regione dalle volontà ministeriali che volevano favorire l'installazione del rigassificatore così come pretendevano gli allora Ministri Matteoli, di Alleanza Nazionale, e Scaloja, di Forza Italia. "La coerenza della Regione - conclude Losappio - perseguita fino alla rottura istituzionale, trova dunque conferma anche nel pronunciamento del TAR che si unisce al senso comune ed al consenso dei pugliesi e degli Enti Locali. Oggi pertanto è a maggior ragione auspicabile che il ministero dello Sviluppo Economico ed il suo titolare superino le ultime incertezze ed annullino l'autorizzazione concessa". - |