Con il Piano d'Azione c'è la conferma delle risorse previste, cosa che, di questi tempi, è sorprendente notare'' dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi sulle misure previste dal Piano d'Azione del Governo per le Regioni del sud.
De Filippo ha posto l'accento sulla ''conferma finanziaria'' e al tempo stesso ''l'innovazione'' prevista dalle misure del Piano d'Azione e ha parlato di una ''collaborazione sempre più leale e profonda'' col Governo: ''ora c'e' una positiva valutazione perché c'è una corretta collaborazione''. Per De Filippo ''col piano d'Azione c'e' stata una reazione multilivello che produce uno sforzo speriamo importante per il Paese. Il contributo forte viene anche dal Mezzogiorno. Il fatto importante è che collochiamo questa attività non come sporadica ma che proseguirà nel tempo. Siamo alla vigilia della nuova fase di programmazione, questo metodo lo consideriamo utile per correggere metodiche ed evitare errori''. Anche il presidente della Puglia, Nichi Vendola, sottolinea come ''oggi siamo andati al merito delle questioni, seguendo il principio della leale collaborazione''. "I governi precedenti - ha detto Vendola - hanno usato come moneta per affrontare la crisi i due salvadanai dei fondi destinati al sud e il sud ha accettato sia questo, sia di discutere di federalismo''. Le percentuali di spesa dei fondi comunitari delle Regioni del sud, ha rilevato Vendola, non sono molto indicative se rapportate a quelle del nord: ''il portafoglio delle Regioni del nord è insignificante rispetto al portafoglio di quelle del sud''. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, indica che ''serve un corretto bilanciamento tra formazione e lavoro ma è soprattutto urgente agire sulle politiche attive del lavoro"'. ''Bisogna lavorare su stage, apprendistato e tirocini per i giovani - ha spiegato Caldoro - ma anche operare affinché le loro madri e i loro padri non perdano il lavoro. Le risorse in questo settore vanno sicuramente aumentate''. Per quanto riguarda le risorse per attuare il Piano d'Azione, Caldoro ha spiegato che ''verrà ridotto il cofinanziamento del governo ma si recupererà sul fronte delle infrastrutture ferroviarie per le quali e' stata siglata una intesa con le Regioni''. Il presidente della Sardegna, Ugo Cappellacci, afferma: ''La Sardegna sottoscrive il Piano di azione e coesione perché, senza togliere un solo euro alla nostra Isola, accelera i meccanismi di spesa e riqualifica la stessa verso priorità strategiche fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione''. ''Il documento rappresenta altresì un contributo fondamentale per la crescita del Paese. L'impegno comune delle Regioni, del Governo e della Commissione Ue e' indispensabile per raggiungere l'obiettivo della coesione territoriale e di una crescita che per essere reale e percepibile dai cittadini deve essere accompagnata dall'inclusione sociale e da un miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità''. - |