Bed and breakfast - Riordinamento del sistema "accoglienza turistica" in Puglia

Immagine associata al documento: Bed and breakfast - Riordinamento del sistema "accoglienza turistica" in Puglia A proposito del Disegno di Legge sui B&B - bed and breakfast - recentemente approvato dalla Giunta regionale pugliese, l'assessore al Turismo Silvia Godelli ha diffuso la seguente nota: "L'occasione di un adeguamento della normativa pugliese sulla ricettività extra alberghiera si è presentata con l'entrata in vigore del Codice del Turismo, che ha introdotto la tipologia del "B&B professionale". Ma l'obiettivo del ddl approvato dalla Giunta regionale, ora in discussione in Commissione Consiliare, è quello molto più ampio e ambizioso di consentire un riordino del complesso sistema dell'accoglienza pugliese, con indirizzi che incentivano la qualità e sostengono la creazione di nuove strutture extra-alberghiere nei borghi, nelle piccole comunità locali e nei centri storici.
"Secondo la normativa nazionale, l'attività ricettiva non imprenditoriale - spiega Silvia Godelli - è quella svolta in maniera occasionale, che fornisce alloggio e prima colazione presso l'abitazione di residenza e dimora, avvalendosi della normale conduzione familiare, senza la fornitura di servizi aggiuntivi e senza organizzazione in forma di impresa". Valicati questi semplici confini, si ricade nell'attività professionale - come previsto dal Nuovo Codice del Turismo - e come per le spese pubblicitarie, che il singolo gestore non può scaricare, ma che rimarrà possibile per i soggetti d'impresa e per le forme aggregative di rete e in seno ai sistemi turistici locali. La Regione tende a fissare in non più di 3 camere e 7 posti letto la dimensione massima della conduzione familiare, oltre la quale non appare plausibile garantire qualità dell'accoglienza facendo perno sulla famiglia. Chi vorrà utilizzare più camere e più letti di quanto previsto dal ddl regionale per i B&B familiari, oppure vorrà fare accoglienza senza risiedere nella stessa abitazione degli ospiti, dovrà in poche parole adeguarsi alla normativa sull'IVA per poter continuare l'attività. Il DDL contiene anche altre norme finalizzate a potenziare la qualità dell'accoglienza familiare.
"L'introduzione della classificazione - spiega ancora l'assessore - va nella direzione di aumentare le prestazioni del sistema turistico, premiando l'eccellenza pugliese nel cibo, nel design e nell'architettura, offrendo contestualmente garanzie al consumatore. Garanzie di soggiorno con adeguati standard di benessere, ma anche di trasparenza, con l'eliminazione del prezzo minimo". "La proposta di un marchio regionale della Puglia più originale ed ospitale - conclude l'assessore - sospingerà il territorio a indirizzarsi verso la domanda di mercato con maggiori trend di crescita, domanda anche internazionale che oggi chiede "cittadinanza temporanea", esperienze autentiche, conoscenze approfondite e relazioni personalizzate, tutte esigenze che il sistema turistico pugliese deve rapidamente imparare a soddisfare".
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Data Pubblicazione sul portale: 19 Dicembre 2011
Fonte: Ufficio Stampa Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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