Si aprono con queste parole le conclusioni adottate al termine dell'incontro dei Ministri del Lavoro del G20 a Parigi, due giornate di lavori che hanno condotto quest'anno ad un'importante novitā: l'istituzione di una task force intergovernativa sull'occupazione, che, laddove necessario, potrā consultare le Organizzazioni Internazionali pertinenti, in particolare ILO e OCSE, e le parti sociali. Composta dai rappresentanti di governo del G20, la task force ha il compito di discutere delle best practices e delle misure necessarie per affrontare le principali sfide legate all'occupazione, prima fra tutte la questione giovanile, e di formulare le sue indicazioni in occasione del prossimo G20 Lavoro che si terrā in Messico nel 2012. Questa decisione ha riscosso la piena soddisfazione dei sindacati internazionali, i quali giā in diverse occasioni avevano chiesto l'introduzione di un gruppo di lavoro sulle tematiche dell'occupazione e della protezione sociale all'interno del sistema G20. A questo proposito, il Segretario Generale del Comitato consultivo sindacale presso l'OCSE (TUAC), John Evans, ha espresso la piena disponibilitā del movimento sindacale a collaborare nelle attivitā della task force, sottolineando come i Ministri del Lavoro abbiano posto le basi per dare un seguito importante alle loro decisioni. Riconoscendo che la ripresa economica non č stata sufficiente per ridurre gli elevati livelli di disoccupazione e sottoccupazione accumulati durante la fase recessiva della crisi, i Ministri del Lavoro nel loro documento finale riaffermano gli impegni assunti in passato (Washington 2010) e aggiungono: "il lavoro dignitoso deve essere al centro di una ripresa forte, sostenibile ed equilibrata, per questo ci impegniamo a promuovere politiche che favoriscono la creazione di occupazione e migliorano la qualitā dei posti lavoro, rafforzando, allo stesso tempo, i sistemi di protezione sociale, il rispetto dei principi e diritti fondamentali nel lavoro e promuovendo una maggiore coerenza fra la politica economica e sociale". Nell'affrontare queste sfide, particolare attenzione č rivolta al ruolo del dialogo sociale e al contributo delle parti sociali, che, sottolineano i Ministri, hanno espresso un giusto "sentimento di pericolo riguardo alla situazione dell'economia mondiale e alle sue implicazioni sociali". Al di lā delle proclamazioni di intenti, i Ministri del Lavoro si rivolgono direttamente ai propri Capi di Stato e di Governo, presentando una serie di raccomandazioni in vista del prossimo Summit del G20 che si svolgerā a Cannes dal 3 al 4 novembre. In particolare, i Ministri chiedono di: migliorare le politiche attive per l'occupazione, soprattutto per i giovani e gli altri gruppi vulnerabili; introdurre un sistema di protezione sociale di base specifico per ogni paese; promuovere l'effettiva applicazione dei diritti sociali e dei diritti fondamentali nel lavoro contenuti nella Dichiarazione dell'ILO del 1998; e rafforzare la coerenza fra le politiche economiche e sociali. Per raggiungere l'obiettivo di garantire un'occupazione produttiva e un lavoro dignitoso per tutti č necessario attuare delle politiche efficaci a livello sia micro che macroeconomico. Le riforme strutturali, si legge nel documento finale, devono essere accompagnate da politiche attive per l'occupazione e da istituzioni del lavoro efficaci. - Sito di riferimento: http://www.ilo.org |