Usare il computer senza costi per le licenze. Si chiama software libero ed è la nuova frontiera di diffusione democratica degli strumenti informatici. A questo obiettivo punta la Regione Puglia attraverso un Disegno di Legge approvato dalla Giunta il 15 giugno 2011 e adesso all'attenzione del Consiglio regionale. È il primo seme di un'evoluzione attraverso la quale la Regione Puglia vuole trasformare meccanismi di lavoro e di accesso agli strumenti informatici. E lo fa a partire da casa propria.
La rivoluzione del Disegno di legge comincia infatti dalla Regione, dalle proprie agenzie, dalle società, enti, aziende, istituzioni e consorzi controllati, vigilati o partecipati dalla Regione, in una parola l'intera Pubblica Amministrazione regionale per estendersi poi al mondo delle imprese che partecipano alle gare regionali, alla scuola, al mondo della ricerca e alla cittadinanza attiva.
Nei 19 articoli del Disegno di Legge chiamato per intero "Norme su software libero, accessibilità di dati e documenti ed hardware documentato", sono indicate le linee guida per accompagnare l'amministrazione regionale verso l'utilizzo di software ed hardware liberi che daranno a tutti i cittadini la possibilità di accedere a dati, informazioni e notizie senza alcuna spesa, grazie all'utilizzo di prodotti informatici gratuiti.
Come è noto infatti le multinazionali dell'informatica, oltre a vendere le licenze dei propri software, tengono ben nascosti i codici sorgenti, quindi le strutture interne del programma, tendendo a creare una dipendenza tra i programmi sviluppati dagli utenti ed i propri.
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