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Eurispes: casalinghe e crisi del Welfare
Immagine associata al documento: Eurispes: casalinghe e crisi del Welfare Otto milioni di donne senza reddito, di fronte all'impoverimento delle famiglie e alla crisi del welfare. Uno studio di Eurispes rilancia l'allarme, e Federcasalinghe chiede un tavolo di concertazione sul lavoro familiare.
Eurispes ha presentato lo studio Problemi di famiglia - Senza rete: la famiglia di fronte alla crisi del welfare, realizzato in collaborazione con Federcasalinghe.

Il dato che emerge è quello di una Italia a due economie: una economia delle famiglie ed una economia delle imprese. Da un lato, si assiste alla crescita della ricchezza, sostenuta prevalentemente dalle esportazioni e non dai consumi interni, dall'altro all'assenza di redistribuzione del reddito prodotto alla popolazione. Manca insomma una condivisione della crescita che, per il momento, si risolve ad esclusivo vantaggio delle imprese.

"Per primi lanciammo un segnale d'allarme nell'agosto del 2002 denunciando un'inflazione galoppante all'8% - dichiara il Prof. Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes - Subimmo per questo dure critiche e contestazioni da parte del governo di allora. Ma per noi l'inflazione non è né di centrodestra né di centrosinistra. E i nostri dati si sono rivelati esatti. Oggi, a distanza di cinque anni, segnaliamo nuovamente, sperando in una maggiore capacità di ascolto della politica e delle istituzioni, che l'inflazione, dopo un periodo di stasi, sta tornando a crescere più di quanto indicato dalle statistiche ufficiali".

In più si è verificato un indebitamento clamoroso delle famiglie per l'acquisto della casa. E la pubblicità delle finanziarie, che è aumentata del 28% negli ultimi anni, spinge verso un sempre maggiore indebitamento. Anche in Italia si iniziano ad avvertire i primi segnali di disagio che si concretizzano nel fenomeno dell'insolvenza. "Occorrerebbe quindi - conclude Fara - attuare delle politiche fiscali che sposino il sistema francese basato sul quoziente familiare e quindi sulla divisione dell'imponibile per numero dei componenti".

"Anche dalla nostra rete sul territorio - dichiara l'On. Federica Rossi Gasparrini, Presidente di Federcasalinghe - ci giungono continue segnalazioni del disagio e delle difficoltà economiche vissute dalle nostre associate. Infatti, le donne hanno il duro compito di far quadrare i conti della famiglia e devono combattere quotidianamente con un aumento dei prezzi, sottovalutato se non ignorato dai media".

Sono 8 milioni e mezzo le casalinghe in Italia che non hanno reddito e che nessuno vuole ascoltare. Se tutte le casalinghe italiane si iscrivessero alle liste di collocamento, gli indici di disoccupazione andrebbero in tilt.

Obiettivo della Federcasalinghe, associazione nata nel 1982 che oggi è vicina al milione di iscritte, è quello di istituire con il Ministro del Lavoro, analogamente a quanto avviene sul tema delle pensioni, un tavolo della concertazione del lavoro familiare, valido non solo per le casalinghe a tempo pieno, ma anche tutte coloro che lo sono a tempo parziale.

Per consultare la sintesi dello studio:       - [Scarica  .pdf  - 208 Kb][Apri   .pdf ]       
 
Data Pubblicazione sul portale: 18 Luglio 2007
Siti web di Riferimento: Federcasalinghe-Donne.it
Fonte: Kila-Il punto di vista delle donne
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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