La promessa "scossa" all'economia non c'è stata, il rigore sui conti pubblici non si discute, ma ora è obbligatorio andare avanti: senza uno "scatto d'orgoglio" lo sviluppo non ripartirà e il paese resterà prigioniero della crisi. Il messaggio che Confindustria invia al governo è chiaro: le aziende sono deluse, bisogna cambiare registro. Lo aveva detto la presidente Emma Marcegaglia qualche giorno fa - "le imprese non sono mai state così sole come adesso" - lo ha ripetuto ieri, il direttore generale Giampaolo Galli in un' audizione alla Commissione finanza e bilancio di Camera e Senato.[…]
Da "La Repubblica" del 20 aprile 2011 (pag. XXII) - |