Il "caso Troia", con il suo mega parco fotovoltaico da 324 ettari, lancia un segnale inquietante sull'agricoltura di questa provincia. Aiuta gli agricoltori a convincersi che ormai basti fittare i terreni a una multinazionale che paga bene e porta soldi freschi, per rattoppare i bilanci delle aziende agricole e godersi una pensione dorata per i prossimi vent'anni. Alla Regione non riescono ancora a rendersi conto come sia potuto accadere tutto ciò. Non più di un mese fa la vicepresidente Loredana Capone con delega allo Sviluppo economico, aveva dichiarato proprio a Foggia "guerra" ai pannelli solari su aree agricole: "Noi privilegiamo il fotovoltaico su tetti e capannoni". Il "sacco" di Troia, sebbene la presentazione del progetto risalga al 2007, cade in un momento epocale per l'agricoltura pugliese proprio quando si discute di nuove regole comunitarie e di aiuti alle produzioni da rimodulare.[…]
Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 15 aprile 2011
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