In particolare "lo Small Business Act, promosso nel 2008, è stato una pietra miliare dell'impegno dell'Europa per mettere le PMI al centro delle decisioni e ha creato uno strumento legislativo utile per migliorare le condizioni nelle quali operano le stesse imprese". "Continueremo - hanno dichiarato i ministri - a portare avanti strategie nazionali per incoraggiare le aziende e sostenere le nostre piccole imprese, e lavoreremo insieme in Europa per rimuovere tutte le barriere esistenti. Dobbiamo assicurarci che le aziende siano in grado di ottenere i finanziamenti necessari e possano avere un immediato beneficio dalle nuove opportunità offerte dal mercato". Per questa ragione i governi hanno chiesto "alla Commissione europea di valorizzare ulteriormente lo Small Business Act, assicurando che le decisioni prese a Bruxelles migliorino le condizioni ambientali di business per le PMI e permettendo uno scambio di vedute più trasparente e sistematico tra gli stati membri, attraverso un Forum con i Ministri competenti per mettere in comune le varie esperienze". Da parte sua il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani ha sottolineato come "l'Italia sia stato il primo Paese in Europa a recepire la direttiva dello Small Business Act, uno strumento innovativo per la crescita delle piccole e medie aziende che rappresentano il 99% del nostro tessuto produttivo. Ringraziamo il Vice presidente Tajani - ha proseguito Romani - per il lavoro fatto fino ad oggi. Siamo convinti che bisogna insistere soprattutto su tre linee direttrici: favorire l'accesso al credito, aumentare il sostegno alle reti d'impresa e stimolare investimenti in ricerca e innovazione. È fondamentale, in quest'ottica, coordinare le iniziative comunitarie, a cominciare proprio dallo SBA, con altre politiche di sviluppo come quelle dell'agenda Europa 2020". - |