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III Giro d'Italia delle donne che fanno impresa
Immagine associata al documento: III Giro d'Italia delle donne che fanno impresa Sono oltre 862mila le capitane che guidano una impresa individuale in Italia. Lombardia, Campania, Sicilia, Lazio e Piemonte, con i rispettivi capoluoghi, la loro terra d'elezione. Certo, sono 25mila in meno di 5 anni fa, ma stanno resistendo meglio dei loro "colleghi" maschi alla progressiva riduzione di questa tipologia di impresa e alla crisi che ha attraversato il Paese, tanto da diminuire, tra dicembre e giugno scorsi, di solo lo 0,06% a fronte di un più consistente calo delle imprese individuali totali (-0,33%) E, inoltre, il "fare impresa" rappresenta una opportunità alla quale ricorrono in misura maggiore, rispetto al sesso "forte", le giovani donne, specie se immigrate.

Queste alcune delle considerazioni che emergono dalla lettura dei dati sulle imprese individuali femminili, presentati oggi in occasione dell'avvio a Cagliari del "Giro d'Italia delle donne che fanno impresa". L'iniziativa, promossa da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e ai Comitati per l'imprenditoria femminile, si articolerà in 9 tappe sul territorio nazionale, dando modo alle diverse componenti istituzionali, associative e della società civile di approfondire le peculiarità, caratteristiche ed eventuali criticità dell'universo femminile che svolge un'attività d'impresa privata e, più in generale, dell'inserimento delle donne nel mercato del lavoro. Che quest'anno ancora di più del passato si dimostra, come rivelano le previsioni di assunzione formulate dalle imprese, aperto alle "pari opportunità".
"Il Giro d'Italia delle donne che fanno impresa - ha sottolineato Ferruccio Dardanello - punta a valorizzare l'universo dell'imprenditoria in 'rosa' che il sistema camerale sostiene attraverso la rete dei Comitati per l'imprenditoria femminile, presenti in tutte le province italiane. I comitati, nati da un Protocollo tra Unioncamere e MSE per l'animazione e la promozione della cultura imprenditoriale al femminile, rappresentano un esempio di fruttuosa intesa istituzionale che si è estesa nel tempo anche al Dipartimento per le Pari Opportunità. E' una esperienza di eccellenza per il supporto di una componente così importante dell'economia, quale quella delle imprese delle donne. L'Unioncamere intende continuare questo lavoro anche attraverso un nuovo Protocollo d'Intesa, che rafforzi, grazie anche alla rete dei Comitati per l'imprenditoria femminile delle Camere di commercio, l'imprenditoria femminile e sostenga le aspiranti imprenditrici".

862 mila "capitane". Che alla crisi rispondono con coraggio
A fine giugno scorso, erano 862.367 le imprese individuali con titolare donna iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio, il 25,6% di tutte le aziende con questa forma giuridica esistenti in Italia. Rispetto al 31 dicembre 2009, si riducono di 527 unità, pari allo 0,06%. Poco se confrontato con il totale delle imprese individuali, che, nello stesso periodo, si contraggono dello 0,33%. Alcune regioni segnano addirittura un incremento: la Lombardia per prima, che registra 741 capitane d'impresa in più in sei mesi, seguita dalla Toscana, dall'Emilia Romagna e dal Piemonte. Il segno meno, invece, precede la dinamica del semestre delle ditte individuali femminili soprattutto di Puglia, Sicilia, Campania e Sardegna.

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Sito di riferimento: http://www.unioncamere.gov.it/
Data Pubblicazione sul portale: 16 Settembre 2010
Fonte: Unioncamere
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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