«Siamo all''ennesimo ingiustificato aumento dei tassi d'interesse imposto dalla BCE. Un aumento che grava pesantemente su tutti: sulle imprese, sulle famiglie, sulle casse dello Stato. Le imprese, infatti, saranno sempre più colpite nell'accesso al credito, e a pagare il prezzo più alto ci saranno le cooperative sottocapitalizzate e di piccole dimensioni, già gravate dai pesanti ritardi nei pagamenti della PA. Le famiglie dovranno sostenere costi più pesanti sui mutui. E infine le casse dello Stato, e cioè la collettività del Paese, dovrà sobbarcarsi un ulteriore gravoso esborso per far fronte al nostro già grave debito pubblico». Lo dice Luigi Marino presidente di Confcooperative.
«La cosa grave è che la BCE impone quest'ennesimo rialzo - continua Marino- sempre e solo sulla ventilata ipotesi di spinte inflattive, nel silenzio generale di tutti, economisti, istituzioni, politica. Mentre gli effetti negativi dei continui rialzi si avvertono già oggi sulla collettività. Non a caso in dodici mesi il costo del denaro è quasi raddoppiato ritornando ai valori del 2001. La BCE, quindi - conclude Marino -crea problemi reali nel rumoroso silenzio dell' "economicamente corretto" che impone di non discutere, di non valutare e di non giudicare, le decisioni degli eurotecnici» - |