Dal 6 all'8 giugno 2007 si svolge a Heiligendamm, in Germania, il Vertice del G8. Il Vertice del G8 rappresenta uno dei maggiori eventi nel calendario internazionale, dove i Capi di Stato e di Governo degli Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Canada, Francia, Italia, Russia si riuniscono ogni anno, insieme con l'Unione europea, in uno dei paesi membri. Nato negli anni '70 da un'idea del presidente francese Valéry Giscard d'Estaing e del cancelliere tedesco Helmut Schmitd, ha l'intento di ricercare nuove forme di coordinamento tra le politiche monetarie.

Il primo summit (G6), tenutosi a Ramboillet in Francia nel 1975, contava sei Paesi: la Francia, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Germania, il Giappone e l'Italia; nel 1976 si aggiunse il Canada, diventando così G7. Dal Vertice di Birmingham del 1998 nasce l'attuale G8, poiché vi partecipa a pieno titolo anche la Russia.

Nelle singole riunioni dei Vertici la prassi prevede una rotazione annuale tra i vari Paesi per l'assunzione della Presidenza. Quest'anno è di turno la Germania, ed il Vertice si tiene a Heiligendamm, sul Mar Baltico.

Questi, in sintesi, i temi che saranno trattati durante il G8 di Heiligendamm:
- investimenti aperti e trasparenti e contrasto alle tendenze protezioniste che riaffiorano nell'economia globale;
- promozione delle innovazioni e loro protezione di fronte all'aggravarsi dei fenomeni di contraffazione;
- particolare attenzione al cambiamento climatico, all'efficienza e sicurezza energetica;
- crescita sostenibile delle materie prime, fondata sulla trasparenza e il buon governo per contrastare fenomeni connessi allo sfruttamento minerario;
- avvio dell'Heilingendamm Process, consistente nel coinvolgimento dei paesi emergenti nella soluzione dei problemi dell'economia globale, articolato su un triennio e focalizzato sulla promozione e la tutela dell'innovazione, la libertà d'investimenti, la responsabilità sociale delle imprese;
- sostegno alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC), per raggiungere al più presto il più ampio numero di ratifiche;
- negoziati commerciali Doha Round, incoraggiando la individuazione di piattaforme concordate con le economie emergenti ed i paesi in via di sviluppo;
- sostegno al rafforzamento delle istituzioni africane, alla promozione della democrazia e del buon governo, della pace e della sicurezza, con rinnovato impegno alla lotta contro le malattie infettive.       -