Il Distretto produttivo regionale del Mobile imbottito e il Parco nazionale dell'Alta Murgia (sotto la cui giurisdizione ricade buona parte dell'Area Vasta) sono due delle realtà che potranno rilanciare la Città Murgiana.
Il Distretto del Mobile imbottito è l'occasione per superare la crisi del settore, che coinvolge aziende troppo piccole , a gestione familiare, incapaci di innovare e di riposizionarsi data anche l'eccessiva specializzazione. In questo scenario, Santeramo rappresenta il nodo specializzato capace di correlarsi con la zona industriale di Jesce (Matera) per creare, mediante un protocollo di intesa tra Basilicata e Puglia, un'area di sviluppo industriale (Asi) ecologicamente attrezzata e interregionale, che faccia premio sui fondi per la riconversione dei settori in crisi e sull'area franca urbana di Matera.
Può partire da Altamura e dal suo pane Dop una riorganizzazione del settore agroalimentare, che promuova la formazione di consorzi, valorizzi la produzione locale di alta qualità certificata con un Marchio d'area e sperimenti nuovi sistemi distributivi, ad es. la formula "km zero" delle filiere corte, incrementando modelli come i farmer's market, valida ed economicamente solida alternativa alla rete della grande distribuzione organizzata. Il tutto in stretta relazione con il Distretto Agroalimentare regionale. In un territorio coperto per il 61,5% da siti di interesse comunitario (aree S.I.C.), al cui interno rientrano il Parco dell'Alta Murgia (con i suoi 67.739 ettari) e i centri urbani di Gravina, Altamura e Santeramo, la valorizzazione e l'uso sostenibile del patrimonio storico, architettonico, archeologico e naturale è la parola d'ordine. [...]

Da "La Gazzetta dell'Economia" del 13 marzo 2010       -