Nuovo Quotidiano di Puglia - Grande Salento, sfida alla crisi

Immagine associata al documento: Nuovo Quotidiano di Puglia - Grande Salento, sfida alla crisi La fotografia della Puglia, analizzata e discussa ieri 18 novembre all'Histò San Pietro, affacciato su Mar Piccolo a Taranto, su sollecitazione del Centro Studi di Confindustria Puglia, riguarda una regione sofferente. La presentazione di un'indagine ha focalizzato criticità e spiragli di luce, comparti in sofferenza, ciclicamente in crisi, in ripresa. Le parole di Luigi Sportelli, presidente di Confindustria Taranto e Fabrizio Nardi, consigliere del Centro Studi fanno da apri pista al convegno sulla "Puglia nella crisi, oltre la crisi".
La necessità di una fiscalità vantaggiosa e della concessione dei crediti bancari ritornano in tutti gli interventi. Tante aspettative si ripongono sui distretti produttivi: sono 15 e 2638 le imprese partecipanti. Si è creduto molto nei fondi comunitari 2007/2013, nei Contratti di Programma, nei Pia (pacchetti integrati di agevolazioni). E sono 149 le Pmi ammesse a godere di 49 milioni di cofinanziamenti a bando per la ricerca scientifica. Nel cuore della crisi, l'agroalimentare mostra tenuta produttiva ed occupazionale, eccetto rari casi di difficoltà. Regge l'aerospaziale. All'industria si crede ancora. In crisi l'edilizia privata e pubblica, bramosa di nuove opere infrastrutturali. Grossi problemi per le Pmi della piccola industria attente al mercato della Libia in questo periodo. E altrettanto grossi i problemi nel Tac e nel manifatturiero, nel settore del legno e dei mobili, penalizzati molto dalla concorrenza straniera e dalla contrazione del mercato interno. In situazione di difficoltà, si mostra un'apertura tra sindacati e confindustriali per rimboccarsi le maniche e salvare il salvabile di un sistema produttivo nel complesso giudicato valido dal punto di vista concettuale.
Il sistema Puglia non si cambia ma deve migliorare, nonostante da Roma, il direttore nazionale del Centro Studi di Confindustria, Luca Paolazzi, in video conferenza, ricordi gli otto anni di crescita persi, gli svantaggi del Made in Italy, e la necessità imminente di delocalizzare alcuni comparti e modificare la concezione dei settori tradizionali italiani come il manifatturiero.

Strappano applausi Antonella Pasqualicchio, presidente del Comitato Giovani Imprenditori Puglia, e la vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone. La prima perché afferma provocatoriamente di non volere i Fas se saranno sinonimo di assistenzialismo ma solo se serviranno a sostenere il credito di imposta a beneficio delle imprese più produttive e creative, con idee valide, contrarie alle dinamiche del passato, stanche della malavita organizzata, dei ritardi della pubblica amministrazione, del principio del pessimo servizio al massimo costo, della resistenze delle banche. La vice presidente, Assessore allo Sviluppo Economico, invece, parla della necessita di Suap celeri e si scaglia contro l'accentramento di certe pubbliche amministrazioni finalizzato a controllare la crescita e la direzione dello sviluppo, inoltre annuncia un incontro la prossima settimana sulle anticipazioni dei pagamenti a carico della Regione in favore delle imprese.
Nicola de Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia ammette la rabbia degli industriali, perché chi avrebbe investito avrebbe avuto più problemi. E chiede alle banche celerità nella valutazione delle pratiche, flessibilità nell'applicazione di Basilea 2.
Cosimo Romano, presidente del Comitato Piccola Industria, sensibilizzerà le imprese a confrontarsi sulla "TH", Tutela Holding: consentirebbe alle aziende in crisi, che sono il 40%, di trasferire il pacchetto azionario alla Holding e fare ricapitalizzazione, sperando nel contributo del Governo, di 2 miliardi.       -          
 
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Data Pubblicazione sul portale: 19 Novembre 2009
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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