Altri dieci milioni di euro sono stati messi a disposizione del comparto Tac (tessile-abbigliamento-calzaturiero) locale. La Regione Puglia rilancia l'offerta di 20milioni di euro, presente nell'accordo di programma del 1° aprile 2008, ma pone un veto: i soldi devono servire a garantire i lavoratori.
L'assessore regionale alle Attività produttive, Loredana Capone non usa mezzi termini: "Le risorse ci sono, ma per poterle ottenere le imprese interessate devono presentare progetti di riconversione o di rilancio delle attività produttive".

L'accordo firmato nel 2008, con il governo Prodi (quello in carica in quel momento), prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro (20 milioni a carico del governo e 20 regionali) per il settore del tessile, abbigliamento e calzaturiero.
Al momento sono sette le aziende tra le aree di Casarano e Tricase che hanno presentato i progetti e sono in attesa di finanziamento. "La Regione i soldi li ha e spero anche il governo" aggiunge Capone.

Intanto, però l'Amministrazione regionale non resta con le mani in mano: è parte attiva nel finanziamento degli Ammortizzatori sociali e sta lavorando con l'Abi per poter rendere applicabile una convenzione già esistente a livello nazionale per dare la possibilità ai lavoratori pugliesi, che usufruiscono degli Ammortizzatori sociali, di ottenere anticipatamente le indennità. Inoltre, con l'Avviso per il sostegno alle microimprese, sono state finanziate dagli istituti di credito 265 imprese per un importo complessivo di oltre 56 milioni di euro.       -