Urso: "nuovo Regolamento Ue su marchio d'origine, un successo per Made in Italy"

Immagine associata al documento: Urso: "nuovo Regolamento Ue su marchio d'origine, un successo per Made in Italy" "Un plauso ed un ringraziamento al Commissario UE al Commercio Catherine Ashton che su sollecitazione del Governo italiano ha presentato agli altri paesi dell'Unione un nuovo testo del regolamento sull'etichettatura obbligatoria dei prodotti importati nell'Unione Europea, che sarà discusso in sede di Comitato tecnico 133 venerdì prossimo. Possiamo sicuramente affermare che questa è una giornata storica per il made in Italy che finalmente potrà difendersi dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione nel mercato europeo".

Lo ha annunciato il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso aprendo a Strasburgo i lavori del Comitato "Made in", composto da un centinaio di parlamentari europei di gran parte dei paesi dell'Unione. Alla presenza dello stesso commissario Ashton, degli europarlamentari italiani di entrambi gli schieramenti, tra i quali Moscardini, Susta, Angelilli, Pittella, il vice Ministro ha illustrato i dettagli tecnici del nuovo testo la cui ratio - ha spiegato - consiste nel facilitare una decisione consapevole da parte del consumatore e nel contempo contrastare un uso ingannevole e fraudolento delle indicazioni d'origine. Si tratta, in buona sostanza, di "dare un passaporto a tutte le merci che entrano nell'Unione Europea al fine di consentire a tutti la facile identificazione sulla provenienza delle stesse".

"Il nuovo testo è un grande successo per l'Italia poiché riguarda, quindi tutela, le produzioni di dieci settori strategici del nostro made in Italy: l'abbigliamento, le calzature, la pelletteria, la ceramica, i mobili i tessuti per l'arredamento, la gioielleria, l'illuminazione, la cristalleria, i tappeti e le spazzole. Nell'auspicio di una più larga condivisione possibile del nuovo regolamento in sede europea, si tratterà di definire adesso se possono esserci delle eccezioni per l'applicazione territoriale delle nuove norme. Penso, ad esempio, ai Paesi mediterranei ai quali potrebbe essere consentito di apporre un'etichetta unica regionale sulle merci dirette in UE - piuttosto che le singole nazionali - come il marchio "Paneuromed" nato sulla base del cumulo d'origine ed introdotto sotto la nostra presidenza del Consiglio Ue dei Ministri del Commercio nel luglio del 2003.

La proposta in discussione appare poi altamente flessibile poiché rappresenta un progetto pilota: conclusa l'applicazione sperimentale di 3 anni si valuteranno i costi, i benefici e l'impatto delle nuove norme sul marchio d'origine che noi siamo sicuri - ha affermato il Vice Ministro - avrà effetti virtuosi sul calmieramento dei prezzi delle merci importate e sulla valorizzazione del prodotto realizzato in Italia e in UE. Di fatto, ha continuato Urso, i cittadini dell'Unione ci guadagneranno due volte, sia come consumatori che come produttori. Se la fase transitoria triennale darà i risultati sperati - ha spigato il vice Ministro - le norme potrebbero essere estese anche ad altri settori merceologici. Ora urge esercitare da un lato una pressante azione di lobby da parte italiana sugli altri governi dell'Unione e, dall'altro, sulle organizzazioni settoriali di imprese, sui sindacati e sulle associazioni di consumatori affinché in queste settimane decisive i paesi sinora contrari - come Francia, Regno Unito e Germania - si convincano della valenza del nuovo regolamento".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 21 Ottobre 2009
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Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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