Firmato accordo quadro di settore tra MSE e l'Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo ed Accessori

  Il made in Italy corre sulle due ruote e punta ai mercati emergenti, Cina e India in testa, grazie ad un accordo quadro di settore, di durata biennale, tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo ed Accessori che mira all'incremento della competitivitą internazionale dell'offerta italiana di beni e servizi del comparto cicli e motocicli e che garantirą il sostegno ai progetti di promozione all'export. Per garantire la realizzazione di questi obiettivi il Ministero si impegna a cofinanziare, attraverso l'Ice, il 50% delle iniziative e dei programmi di intervento.

Lo hanno firmato il Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso ed il Presidente di Confindustria Ancma, Corrado Capelli al fine di rivitalizzare l'export complessivo del settore che nel 2008 ha registrato una leggera contrazione rispetto all'anno precedente (-1,9%) e che nel primo trimestre del 2009 mostra ancora segni di sofferenza. Accanto, quindi, agli incentivi per stimolare il consumo interno che partiranno il 25 settembre per l'acquisto di nuove biciclette e motorini, il governo punta a rilanciare e conquistare "con le due ruote italiane" anche i mercati esteri. Come sottolinea Urso: "il contributo pubblico deve essere indirizzato a garantire penetrazione e continuitą di presenza sui mercati per imprimere l'identitą made in Italy della nostra produzione tra i clienti e i consumatori. Con questa intesa metteremo in campo attivitą di stimolo alla collaborazione produttiva, distributiva e tecnica nei mercati a pił elevato potenziale e azioni promozionali rivolte ai consumatori esteri. Stiamo lavorando inoltre - ha continuato Urso - per garantire reciprocitą nelle barriere doganali, soprattutto in mercati strategici per le produzioni di questo settore come India e Cina".

Secondo il Presidente di Confindustria Ancma, Corrado Capelli "il comparto del ciclo e motociclo regge (le bici) o arretra in maniera controllata (le 2 ruote a motore) sul mercato domestico, ma sul fronte delle esportazioni paga la crisi dei mercati stranieri. In questo contesto un ruolo importante, per difendersi e risalire, giocano da un lato i grandi eventi fieristici italiani, e quindi il Salone del Ciclo e Motociclo, che richiama in Italia decine di migliaia di operatori stranieri, e tutta la stampa specializzata internazionale, dall'altro, l'accordo di settore recentemente siglato con il Ministero dello Sviluppo Economico che ha consentito e consente alla nostra Associazione e alle nostre Aziende di varare iniziative di comunicazione e di marketing mirate in diversi Paesi".

I mercati di destinazione di moto e scooters superiori ai 50cc restano in prevalenza i Paesi Europei (76%) seguiti dall'America settentrionale (10,5%) e dall'Asia (8,4%). I ciclomotori made in Italy approdano quasi esclusivamente in Europa (97%). I componenti di 2 ruote a motore concentrano le esportazioni in Europa, 76,2% a valore, seguita dall'America settentrionale al 12,9%.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 22 Settembre 2009
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Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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