"Non solo Francia e Germania, la ripresa delle esportazioni è vicina anche per l'Italia che nell'ultimo quadrimestre dell'anno dovrebbe finalmente volgere al segno positivo, dopo la sofferenza subita nel primo semestre del 2009. Intanto il nostro paese, facendo meglio degli altri partner europei, nei primi 6 mesi dell'anno ha segnato un netto recupero del passivo commerciale sceso dagli oltre 12,7 miliardi di euro a 3,9 con un recupero di circa il 65%, questo potrebbe portare per la prima volta, dopo oltre un decennio, ad avere a fine anno il pareggio della bilancia commerciale". È quanto afferma Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati Eurostat.

"Se poi togliessimo dal calcolo della bilancia commerciale il grande fardello dell'import energetico - prosegue Urso - potremmo vedere che al netto di petrolio e gas naturale, registreremmo un saldo positivo per oltre 15 miliardi di euro, segno che nonostante la crisi economica il made in Italy continua a resistere".

"La ripresa della locomotiva tedesca, insieme a quella più timida francese e giapponese - prosegue il Vice Ministro - per noi rappresenta un dato incoraggiante perché la Germania è il nostro primo cliente e, nell'attesa che anche gli Stati Uniti possano rialzare la testa, in quanto sono il nostro primo partner commerciale extra Ue con una quota dell'8%, il made in Italy non è rimasto a guardare ed ha giustamente indirizzato la rotta verso nuovi mercati, a partire dalla Cina dove si registra una crescita media, unica in questa crisi economica, del 5% da inizio anno e del 10% solo a giugno".

"Oggi, possiamo dire che, dopo la forte crisi dei mesi scorsi - conclude il Vice Ministro - che il bicchiere non è più mezzo vuoto ma certamente mezzo pieno".       -