Commercio estero, Urso: soffre export in Europa, ma bilancia verso attivo

  "Il Made in Italy soffre la crisi dei consumi dei principali partner europei, dalla Germania alla Spagna, dalla Gran Bretegna alla Francia e sta cambiando progressivamente rotta, orientandosi verso i nuovi mercati emergenti, a partire dalla Cina. L'Europa purtroppo resta il cuore della crisi economica, mentre qualche segnale di miglioramento arriva dagli Stati Uniti, nostro primo partner extracomunitario". È quanto afferma Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati Istat diffusi oggi. "Nel frattempo - prosegue il Vice Ministro - la notizia positiva arriva dalla progressiva riduzione del deficit commerciale, dovuto essenzialmente al calo della bolletta petrolifera e dell'import di minerali energetici. A maggio l'interscambio commerciale è risultato positivo per 1,1 miliardi di euro e complessivamente il deficit nei primi 5 mesi dell'anno si è dimezzato passando dagli oltre 6 miliardi a poco meno di 3,5 miliardi di euro, vuol dire che potremmo avere a fine anno una bilancia commerciale, per la prima volta dopo circa un decennio, che si avvicina verso il pareggio".

Tornando all'andamento delle esportazioni considerando i valori medi unitari dei prodotti esportati per aree geografiche e paesi di sbocco l'Istat segnala una crescita verso l'area extra comunitaria (+2,3%) a fronte della diminuzione verso l'area Ue (-2,4%). Nei primi quattro mesi dell'anno il confronto con lo stesso periodo del 2008 regista un calo per l'area Ue (-0,5%) e una crescita per l'area extra Ue (+3,5%). In relazione ai paesi extra-Ue le dinamiche mensili più elevate si registrano verso gli Stati Uniti (+ 11%) e la Cina (+ 9,2%). "Non a caso i due paesi più importanti per il made in Italy - conclude Urso - gli Stati Uniti perché sono il nostro primo mercato extraUe con una quota dell'8% e se si intravedono primi segnali di ripresa vuol dire che la seconda parte dell'anno potrebbe migliorare sensibilmente; mentre la Cina è il paese dove maggiormente si sono concentrati i nostri sforzi commerciali nella prima parte dell'anno che hanno permesso al nostro export di iniziare a rialzare la testa anche perché Pechino sta fortemente incoraggiando i consumi interni e la richiesta dei prodotti made in Italy, specialmente macchinari, è sempre più forte, prova ne è la missione d'acquisto operata dai cinesi in Italia che è valsa contratti per oltre 2 miliardi di dollari".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 17 Luglio 2009
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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