Censis: piccoli imprenditori solidi, a rischio il terziario 'qualcosista'

Immagine associata al documento: Censis: piccoli imprenditori solidi, a rischio il terziario 'qualcosista' Sono 4,3 milioni gli imprenditori alla guida di piccole e piccolissime realtà imprenditoriali che non superano la soglia dei 20 addetti, occupano 9,8 milioni di lavoratori e generano un valore aggiunto di 303 miliardi di euro. Garantiscono quindi il 57,6% dell'occupazione nelle imprese manifatturiere e dei servizi, il 44,8% del valore aggiunto prodotto, il 39,2% degli investimenti realizzati. La crisi ci ha ricordato che la nostra economia poggia sulla ossatura solida dei piccoli e piccolissimi imprenditori.

Anche oggi che la crisi li mette a dura prova, minacciando i processi di crescita e costringendo alcuni a chiudere - il primo trimestre 2009 ha registrato l'ennesimo saldo negativo, con una perdita netta di 40 mila imprese - sono loro a mostrare una buona capacità di tenuta. Tra il primo bimestre del 2007 e quello del 2009, a fronte di una contrazione complessiva del 22,5% del volume delle esportazioni italiane, hanno retto meglio le piccolissime imprese (1-9 addetti: -9,5%) e quelle con 10-49 addetti (-13,5%). Tra il primo bimestre del 2008 e quello del 2009 solo il 28,8% delle aziende italiane ha registrato un bilancio positivo sul fronte dell'export, nonostante la cattiva congiuntura, ma tra le piccolissime imprese (con meno di 10 addetti) la quota sale al 33,6% e in quelle con 10-49 addetti al 30,1%.

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Sito di riferimento: http://www.censis.it/
Data Pubblicazione sul portale: 25 Giugno 2009
Fonte: Censis
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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