Unioncamere: anche in tempo di crisi è sempre l'Italia la più desiderata nel mondo

  Anche in tempo di crisi, l'Italia resta in cima alla classifica delle mete di viaggio più desiderate all'estero, ma riduce la sua quota. Nel 2009, un viaggio nel Bel Paese è stato richiesto all'80,9% dei Tour operator europei e all'89% di quelli statunitensi. Una flessione più decisa ha riguardato il mercato del Vecchio Continente (88,7% il dato del 2008), più contenuta quello americano (93% lo scorso anno). Malgrado l'evidente appeal del nostro Paese, i progetti di viaggio in Italia si trasformano in viaggi venduti solo nel 34% dei casi, con una flessione di 1,6 punti percentuali rispetto a quanto registrato nel 2008. E' quanto emerge dalla analisi sull'andamento del turismo organizzato, curata da Unioncamere-Isnart, in collaborazione con l'Osservatorio nazionale sul turismo.

"La crisi investe anche il turismo, ma la flessione del nostro Paese a livello internazionale è tutto sommato contenuta. Questo è dovuto anche agli sforzi che stanno facendo le imprese del settore", ha evidenziato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Le politiche di contenimento dei prezzi degli hotel, soprattutto di categoria superiore, sono state una scelta efficace per fronteggiare il calo generalizzato della domanda. Non dimentichiamo poi che le previsioni di vacanza degli italiani sembrano migliorare. Al momento, già 22,6 milioni di connazionali hanno pianificato una vacanza. Di questi tempi, nel 2008, l'avevano fatto solo 16 milioni. Insomma, la buona richiesta del 'prodotto Italia' proveniente dal resto del mondo, unita all'aumento del numero di turisti italiani, inducono a sperare si confermi quanto meno l'andamento dello scorso anno, in attesa di una ripresa nel 2010. Restano, comunque, molte potenzialità ancora non sfruttate del settore turistico, che, insieme al suo indotto, incide per il 9,7% sul Pil nazionale. Ecco perché, soprattutto in questa fase, è indispensabile potenziare la promozione dell'immagine del Paese. Inoltre, una politica di riduzione dell'Iva, analoga a quella adottata da Francia e Spagna, potrebbe funzionare come leva per non lasciare l'intero peso della riduzione dei prezzi sulle spalle delle imprese".

Di seguito, il Comunicato stampa di Unioncamere:       - [Scarica  .doc  - 141 Kb][Apri   .doc ]       
 
Data Pubblicazione sul portale: 19 Giugno 2009
Fonte: Unioncamere
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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