Nuove assunzioni, incentivi alle pmi

  Cinquemila euro per ogni nuova assunzione e 7.500 euro per consulenze tecniche finalizzate ad aumentare la competitività dell'azienda. Sono le nuove opportunità per le piccole imprese artigiane offerte dal «Progetto artigiani - modelli di sviluppo per il sistema delle imprese artigiane». Il progetto, messo a punto da Italia Lavoro per conto del ministero del lavoro e della previdenza sociale, è finanziato dal Fondo nazionale per l'occupazione e sarà realizzato, questa la vera novità, in dieci province in collaborazione con le associazioni di categoria artigiane CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai. Obiettivo: dare una spinta in più all'occupazione e allo sviluppo delle aziende del settore.

Le imprese artigiane, secondo Italia Lavoro, sono una componente determinante del tessuto produttivo del paese ma molti fattori, a cominciare dalle dimensioni, ostacolano il loro sviluppo e il pieno dispiegarsi delle loro potenzialità. Per questo il progetto è dedicato alle imprese iscritte alle associazioni artigiane e interviene non solo con il sostegno all'occupazione ma con servizi di assistenza e consulenza tecnica che mirano a incrementarne le attività e stimolarne la capacità di lavorare in rete.

Il progetto metterà dunque a disposizione un supporto tecnico nei settori dove si manifestino particolari carenze o esigenze di sviluppo, sicurezza; controllo di gestione, sistemi informativi, innovazione dei processi o dei prodotti. Per incoraggiare le nuove assunzioni, le imprese delle dieci province italiane (Belluno, Udine, Bergamo, Modena, Prato, Macerata, Ancona, Benevento, Caserta e Lecce) riceveranno degli incentivi economici che favoriranno soprattutto i contratti a tempo indeterminato e quelli di apprendistato: 50 imprese per ogni area otterranno un contributo massimo di 5 mila euro per ogni assunzione a tempo pieno e indeterminato e uno di 3.500 euro per ogni apprendista inserito in azienda con un contratto di almeno 36 mesi e finalizzato a una stabilizzazione. Un'altra forma di sostegno alle imprese è costituita da contributi finalizzati alla prestazione di servizi di consulenza specialistica e/o assistenza tecnica. Il contributo non potrà però avere un valore superiore a 7.500 euro per azienda e per un massimo di 400 aziende (50 per ogni area di riferimento).

«Qualunque iniziativa volta al supporto delle imprese artigiane, sia per garantire una migliore performance produttiva sia per una più sufficienti organizzazione aziendale, è da considerarsi positivamente soprattutto in considerazione della carenza di mano d'opera specializzata, commenta Enrico Amadei, responsabile del dipartimento relazioni sindacali della CNA.

«Questi progetti, tra l'altro, diventano maggiormente efficaci se inquadrati nell'ambito di politiche più vaste e mirate alla competitività delle imprese legata al territorio». Una posizione, questa, condivisa dall'amministratore delegato di Italia Lavoro, Natale Forlani: «I dati sull'andamento della produzione dimostrano come il sistema delle piccole e delle piccolissime imprese artigiane italiane abbia una grande vitalità».

«All'interno di questo contesto, tuttavia, non mancano dei fattori di criticità per le imprese, in particolare per quanto riguarda la qualificazione delle risorse umane, dal momento che il sistema non ha le risorse sufficienti per fare investimenti di medio/lungo periodo in questo ambito», continua Forlani. «Si rivela necessario, pertanto, promuovere modelli d'intervento che mirino a una formazione elevata e tarata sulle reali esigenze delle imprese e ai loro fabbisogni di natura organizzativa e produttiva, così come prevede questo progetto.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 04 Maggio 2007
Fonte: CNA
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 78 volte