Made in Italy, Urso: "in Australia oltre 2 miliardi per export beni alta tecnologia"

  Dopo la tappa in Nuova Zelanda sbarca in Australia la missione del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Adolfo Urso che oggi incontra le Camere di Commercio Italiane di Adelaide, Brisbane, Melbourne, Perth e Sydney per discutere di progetti e opportunità di questo mercato, che può offrire buone occasioni d'affari nonostante la crisi internazionale. "Difesa, aerospazio e biotecnologie le nuove frontiere per le imprese italiane in Australia - ha spiegato Urso - si rafforza il Made in Italy di alta qualità: raddoppiate le vendite della meccanica nel periodo 2004-2008, fino a raggiungere lo scorso anno circa i 945 milioni di euro, e in forte crescita l'agroalimentare (+48%, per un valore di 266 milioni di euro nel 2008). Ciò dimostra che questo paese offre delle chance straordinarie per i prodotti italiani".

"L'Australia sembra aver risentito meno di altri Paesi dell'attuale congiuntura internazionale, grazie anche alla minore esposizione del sistema bancario; per questo, pur essendo un mercato geograficamente lontano, presenta buone opportunità di business per le PMI italiane - dichiara Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero - le CCIE australiane si adoperano costantemente, in stretto raccordo con le altre istituzioni italiane, per affiancare gli imprenditori interessati ad esplorarne le potenzialità, orientandoli sui segmenti di mercato più promettenti".

"Anche il sistema camerale italiano si è impegnato in questi anni a collegare le imprese italiane con l'Australia attraverso iniziative sia di incoming che di outgoing", afferma Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere. "Queste azioni devono continuare e accrescersi in un'ottica più selettiva e mirata alle vocazioni dei territori e dei mercati interessati. Una strategia che ci viene confermata dall'ultima indagine condotta insieme ad Assocamerestero sulla percezione dell'Italia nella crisi mondiale, che rileva come la business community italiana nel mondo ritenga l'impegno a far crescere le missioni commerciali mirate la prima delle priorità su cui concentrare le risorse per sostenere il Made in Italy in questo difficile momento".

"Abbiamo creato il National Council delle 5 CCIE australiane per dare maggiore forza ed efficacia ai progetti e ai servizi che le Camere danno all'imprenditoria italiana e locale. Questo ci consente di scambiarci know-how, ma anche di realizzare azioni congiunte di lobby sulle istituzioni locali", dice Luigi Casagrande, Presidente del National Council.

"Agroalimentare, moda e design si confermano, con una quota rispettivamente del 47% e del 26%, i settori che maggiormente caratterizzano le iniziative promozionali delle Camere di Commercio Italiane in Australia per l'anno in corso - sottolinea Nicola Caré, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Sydney - ma con una forte attenzione anche a quei comparti, come l'aerospazio, la difesa e le biotecnologie, su cui sempre più si giocheranno negli anni a venire le relazioni tra i due Paesi".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 30 Aprile 2009
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Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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