Nasce la Consulta nazionale edile

  Nasce la Consulta nazionale edile. Il nuovo organismo è stato costituito ieri dalle organizzazioni dell'artigianato e della piccola e media impresa, CNA Costruzioni, Anaepa Confartigianato, Aniem Confapi, Fiae Casartigiani e Claai, firmatarie di un protocollo finalizzato a dare vita a una rappresentanza unica del settore.

L'iniziativa, dicono le associazione promotrici, nasce dalla necessità di valorizzare un sistema produttivo diffuso e prevalente nel comparto delle costruzioni nel rispetto della reciproca autonomia. L'obiettivo è quello di sviluppare una rappresentanza unitaria nei confronti dell'Unione europea, del parlamento e del governo nazionali, delle amministrazioni territoriali e delle istituzioni che operano nel settore delle costruzioni.

Tra gli obiettivi del protocollo, infatti, quello di agire d'intesa e in collaborazione reciproca sulla nuova normativa dei lavori pubblici (Nuovo codice sugli appalti pubblici) per sostenere un'evoluzione verso la semplificazione, la trasparenza e la valorizzazione della pmi. All'ordine del giorno anche la necessità di impegnarsi congiuntamente nei confronti del governo, per ottenere un riequilibrio della distribuzione delle risorse per le opere pubbliche, promuovendo anche quelle ordinarie, strategiche per la competitività dei sistemi economici locali. Si ribadisce, inoltre, la necessità di favorire una normativa di accesso al settore, per garantire la professionalità degli operatori e la sicurezza degli utenti.

Sul fronte degli strumenti che il protocollo di intesa mette in atto, c'è l'istituzione di commissioni tematiche con la mission di elaborare proposte a tema. La prima commissione si occuperà di tutelare gli spazi di mercato delle pmi, favorendo» spiega una nota» un sistema di garanzie normative, contrattuali ed economiche e ripristinando una programmazione che ricollochi l'attività ordinaria al centro dell'azione legislativa e finanziaria, definendo modalità di affidamento dei lavori fondate su elementi di certezza e trasparenza operativa».

La seconda commissione avrà il compito di discutere sull'introduzione di un sistema di qualificazione degli operatori, fin dalla fase di accesso al settore, che valorizzi capacità operative e risorse professionali. La terza, infine, dovrà elaborare una unitaria politica sindacale che promuova la regolarità del rapporto di lavoro e favorisca il diffondersi della cultura della sicu­rezza, adeguando gli strumenti normativi alla realtà del sistema produttivo per una garanzia reale e non cartacea del lavoratore. ln questo senso, dicono le associazioni edili firmatarie dell'accordo, la Consulta ritiene che strumenti sicuramente significativi, come il Durc e gli indici di congruità, non debbano tramutarsi in rigide camicie di forza ma debbano, viceversa, essere finalizzati alla tutela della mano d'opera».       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 24 Aprile 2007
Fonte: CNA
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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