La crisi finanziaria scoppiata negli Stati Uniti nel 2007 si è poi diffusa nel corso del 2008 a livello internazionale, generando una severa recessione globale e creando dei dubbi circa la solidità del sistema finanziario. In un tale clima di incertezza, si è diffuso il timore dell'emergere di scenari di credit crunch - ovvero di una restrizione dell'offerta di credito al
settore produttivo, con conseguenze severe e profonde sull'economia reale.
Sulla base di tali considerazioni, a partire dal marzo 2008, l'ISAE ha deciso di
inserire nelle proprie indagini sul settore manifatturiero, dei servizi di mercato e del
commercio alcune domande riguardanti l'accesso al mercato del credito; inizialmente le
domande sono state inserite su base trimestrale, per poi divenire mensili a partire dallo
scorso novembre. Il questionario permette di conoscere il giudizio delle imprese circa le
condizioni di finanziamento, l'effettivo ottenimento del credito e le motivazioni sottostanti
un eventuale rifiuto del credito stesso: quest'ultima domanda consente in particolare di distinguere tra imprese razionate in senso debole (ossia, che hanno rifiutato condizioni di finanziamento troppo onerose) e in senso forte (ossia, a cui è stato esplicitamente rifiutato il
finanziamento).
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