Prezzi: Tripoli (Unioncamere), neanche discesa ha rilanciato i consumi

Immagine associata al documento: Prezzi: Tripoli (Unioncamere), neanche discesa ha rilanciato i consumi "La recente diminuzione del costo della vita non ha ancora avuto effetto sui consumi delle famiglie che hanno continuato ad attenuarsi". Lo ha rilevato il Segretario Generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, intervenuto all'audizione presso la Commissione straordinaria per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo e per il controllo della trasparenza dei mercati del Senato.

"Nonostante il recupero del potere d'acquisto permesso dalla recente caduta dei prezzi di energia e alimentari - ha detto Tripoli - le prospettive dei consumi appaiono ancora difficili. Il clima di incertezza che grava sulle prospettive del mercato del lavoro, inoltre, potrebbe contribuire nei prossimi mesi a determinare una riduzione ulteriore della propensione al consumo degli italiani".

"Per stimolare la domanda interna e accelerare il rilancio dell'economia - ha sottolineato il Segretario Generale di Unioncamere - è fondamentale individuare strumenti ed iniziative volte a sostenere la fiducia da parte di consumatori e utenti, anche promuovendo una maggiore e miglior informazione rispetto ai prezzi praticati dal mercato. Nel settore energetico, ad esempio, si avverte con grande difficoltà il passaggio delle recenti diminuzioni dei prezzi petroliferi alle bollette dei consumatori e delle imprese".

Nel 2008 le dinamiche del petrolio, tra rincari dei carburanti e delle tariffe dell'energia, hanno intaccato la competitività delle nostre PMI e drenato circa un punto di potere d'acquisto alle famiglie italiane. A tutt'oggi, la caduta dei prezzi petroliferi nell'ultimo quarto del 2008 non si è ancora tradotta in minori costi per gli utenti, anche perché molto scarsa è stata l'informazione sulle possibilità di scelta tra offerte alternative disponibili sul mercato dopo le liberalizzazioni degli scorsi anni. A distanza di oltre nove anni dalla nascita del libero mercato dell'energia elettrica e di quasi due dalla liberalizzazione nel comparto delle utenze domestiche, larga parte dei clienti non domestici, del manifatturiero e dei servizi, non ha mai cambiato fornitore. A distanza di sei anni dalla liberalizzazione operata nel mercato del gas naturale (2002), inoltre, il 95% delle famiglie non ha mai cambiato fornitore.

"Esiste un deficit di informazione - ha concluso Tripoli - sia delle imprese che dei consumatori/utenti. La mancanza di riferimenti chiari rispetto ai prezzi per forniture di prodotti energetici ha finora impedito ai consumatori e alle PMI di operare scelte razionali e di cogliere opportunità di risparmio che già oggi sono possibili e tangibili. Proprio per ridurre questo gap, l'Unioncamere, con la sua struttura specializzata INDIS, punta a realizzare un progetto per la rilevazione, presso grossisti e venditori, dei prezzi dell'energia elettrica per 'forniture tipo' attivate da PMI, con l'obiettivo di rendere più trasparente questo mercato di importanza strategica per la competitività delle nostre imprese".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 17 Marzo 2009
Fonte: Unioncamere
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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