Commercio estero, Urso: 'siamo entrati nel buco nero della recessione'

  "Purtroppo, come più volte annunciato, con i dati di gennaio sull'extraUe (-30% export) siamo entrati nel buco nero di una recessione globale. Il crollo della domanda mondiale combinato alla stretta sul credito sta mettendo in crisi le imprese, soprattutto del Nord Italia, che in questi anni hanno puntato, ristrutturandosi e innovandosi, sull'internazionalizzazione. Per questo occorre resistere, resistere, resistere". È quanto afferma Adolfo Urso sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio estero commentando i dati diffusi oggi dall'Istat. "Anche l'analisi dell'Osservatorio economico del Ministero - prosegue Urso - è molto negativa e il calo delle esportazioni dovrebbe mantenersi su questo livello fino a giugno-luglio, dopo di che la contrazione delle esportazioni dovrebbe cominciare a rallentare fino a invertire la rotta e tornare positiva nei primi mesi del 2010".

"Non consola nemmeno che altri importanti Paesi esportatori stiano assai peggio dell'Italia, come il Giappone che ha annunciato una caduta del proprio export a gennaio 2009 addirittura del 45%. La recessione e il crollo del commercio mondiale sono ormai due variabili con cui tutti i Paesi devono imparare a convivere - ha proseguito il sottosegretario - anche i Paesi OPEC, che fino all'ultimo avevano "tenuto" come mercati per le esportazioni italiane, a gennaio 2009 hanno fatto segnare un significativo calo delle vendite del made in Italy: -22,2%. Mentre la contrazione del nostro export si estende ormai a tutti i principali mercati: dai primi Paesi colpiti dalla crisi economico-finanziaria, come gli USA (dove a gennaio la flessione delle nostre esportazioni è stata del 38,9%) sino a quelli "contagiati" nei mesi più recenti ma ormai anch'essi in piena bufera, come la Russia (-41,2%)".

"Di fronte a questa crisi" ha concluso Urso "occorre mettere in campo un piano nazionale di sostegno alle imprese esportatrici che sono quelle che maggiormente stanno pagando la crisi. Un piano che preveda anche misure fiscali di sostegno, come la detrazione Irap per le imprese che esportano, o premi fiscali per l'aggregazione di imprese e consorzi. Se si ferma l'export si ferma il paese".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 27 Febbraio 2009
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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