Secondo i dati pubblicati il 19 febbraio da Eurostat, l'Ufficio statistico delle CE a Lussemburgo, il PIL pro capite delle 271 regioni NUTS-2 dell'UE 27 è variato nel 2006 tra il 25% della media dell'UE27 nell'aera del nordest in Romania e il 336% della stessa media nell'area metropolitana di Londra nel Regno Unito.

Risulta chiaramente dai dati che nel 2006:
(1) le quattro aeree che occupavano la cima della classifica dei PIL regionali pro capite erano Londra metropolitana (RU, 336% della media), Lussemburgo (267%), Bruxelles (Belgio, 233%), Amburgo (Germania, 200%) ;
(2) tra le 41 aree che superano la soglia del 125%, 8 si situano in Germania, 6 nel RU, 5 in Olanda, 4 in Austria, 3 in Spagna, 3 in Italia, 2 in Belgio, 2 in Finlandia, 1 in Repubblica Ceca, 1 in Danimarca, 1 in Irlanda, 1 in Grecia, 1 in Francia, 1 in Slovacchia, 1 in Svezia e 1 in Lussemburgo. Eurostat evidenzia tuttavia che in alcune aree, il livello del PIL pro capite può essere notevolmente influenzato dai flussi dei pendolari ;
(3) le 20 aree che vantano il PIL più basso pro capite si situavano tutte in Bulgaria, Ungheria, Polonia e Romania. I livelli minimi sono stati registrati nelle aree del nordest in Romania e di Severozapadan (Bulgaria, ognuno il 25% della media), seguite da quelle di Severen tsentralen (27%) e Yuzhen tsentralen (28%) in Bulgaria.

Tra le 68 aree che accusano un PIL pro capite inferiore al 75% della media, 15 si situavano in Polonia, 7 in Romania, 7 in Repubblica ceca, 6 in Bulgaria, 6 in Grecia, 6 in Ungheria, 5 in Italia, i 4 dipartimenti d'oltre mare (Francia) e in Portogallo, 3 in Slovacchia, un'area in Spagna e in Slovenia, e in Estonia, Lettonia e Lituania.       -