Commercio estero, Urso: 'Italia resiste meglio alla grave crisi dei consumi mondiali'

  "Il 2008 si è chiuso con una frenata dell'export italiano verso i Paesi UE a dicembre (-13,8%) che rivela la profondità della crisi economica e del commercio internazionale in corso. Le esportazioni sono diminuite maggiormente verso i Paesi UE più colpiti dalla recessione sotto il profilo della caduta dei consumi privati e degli investimenti, come la Gran Bretagna (-21,1% l'export italiano sul mercato inglese a dicembre 2008 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) e la Spagna (addirittura -31,7%). Hanno "tenuto" meglio per ciò che riguarda le nostre esportazioni gli altri due nostri grandi mercati UE, Germania e Francia, che hanno fatto registrare cali inferiori (-9,1% e -12,7% rispettivamente)". E' quanto afferma Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati Istat diffusi oggi.

"Sulla base delle tendenze in corso, è prevedibile che il 2009 sarà di grave crisi per l'export nazionale, un anno di "resistenza", anche se nel suo complesso la bilancia commerciale potrà avvantaggiarsi della progressiva riduzione della "bolletta" energetica, che dal punto di vista macroeconomico potrebbe compensare la frenata delle vendite all'estero del "Made in Italy".

"Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi - prosegue Urso - il 2008 si chiude positivamente per il Made in Italy, con una crescita complessiva del 2 per cento, secondi solo alla Germania (+3%) e certamente meglio di altri Paesi che hanno chiuso l'anno con il segno negativo come Spagna, Grecia, Irlanda, per non parlare di altre economie come il Giappone che hanno perso oltre il 10%. Ciò significa che l'Italia resiste e meglio degli altri partner e subisce la crisi dei consumi dei nostri principali partner commerciali. Per questo siamo consapevoli che il 2009 sarà un anno difficilissimo, un anno di resistenza per il Made in Italy".

Urso sottolinea come continui a pesare come una zavorra sulla nostra bilancia commerciale la bolletta energetica. "Nel complesso nel 2008 il saldo della bilancia commerciale al netto dei minerali energetici e' risultato positivo per 52.867 milioni di euro, in aumento rispetto al saldo di 41.262 milioni di euro registrato nel 2007. Per i minerali energetici, che includono petrolio greggio e gas naturale e che pesano sul totale delle importazioni il 17,4% nel 2008 (14% nel 2007), il saldo e' risultato negativo per 64.340 milioni di euro, notevolmente più ampio del deficit di 50.709 milioni di euro del 2007.
Ciò significa che la questione energetica e la nostra dipendenza dal petrolio vanno risolte con la strada indicata dal Governo: un mix energetico che ha nel ritorno al nucleare un punto di forza della nostra competitività".

Infine è da segnalare che, nonostante il forte deterioramento del quadro internazionale da ottobre in poi, il surplus manifatturiero dell'Italia grazie ad una impetuosa prima parte dell'anno ha toccato nel 2008 un nuovo record a 61,8 miliardi di euro, che evidenzia la grande competitività raggiunta dal "Made in Italy". Nel 2007 il surplus manifatturiero era stato di 51,2 miliardi: dunque nel 2008 l'incremento è stato di 10,6 miliardi, un risultato davvero eccezionale, considerata la crisi che ha frenato l'economia mondiale e gli scambi commerciali nell'ultimo trimestre dell'anno.       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 19 Febbraio 2009
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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