Semplificare la politica regionale UE: un contributo al rilancio dell'economia

Immagine associata al documento: Semplificare la politica regionale UE: un contributo al rilancio dell'economia Riunita giovedì 12 febbraio a Bruxelles, la commissione dello sviluppo regionale del Parlamento europeo ha adottato la relazione d'iniziativa di Evgeni Kirilov, eurodeputato bulgaro iscritto all'eurogruppo socialista, su "un piano europeo per il rilancio economico". Così facendo, i deputati ritengono che accelerare e semplificare il finanziamento dei progetti che rientrano nella politica regionale contribuirà al rilancio dell'economia ma che un finanziamento accelerato non debba essere sinonimo di "lassismo" delle regole. La relazione Kirilov dovrebbe essere presentata al voto nel corso della seduta plenaria di marzo a Strasburgo.

Adottando la relazione Kirilov, i deputati chiedono:
(1) alla Commissione europea e agli Stati membri di far sì che le misure volte ad accelerare, semplificare e agevolare i finanziamenti non esentino affatto dalla responsabilità che spetta loro di controllare la gestione di questi fondi;
(2) agli Stati membri e agli enti locali e regionali di garantire il loro contributo come esigono le norme di cofinanziamento affinché i fondi assegnati dai fondi strutturali europei possano essere interamente sfruttati;
(3) alla Commissione di sorvegliare le misure adottate dagli Stati membri "per vegliare che non siano contrarie alla libera concorrenza, alle norme sociali e al rispetto delle esigenze comunitarie in materia di tutela dell'ambiente e del clima".

Chiedono inoltre che un'azione determinata sia intrapresa per stimolare la domanda e che misure d'aiuto siano adottate a favore delle PMI e dei poteri locali e regionali. Invitano altresì gli Stati membri a fare un uso intensivo dei fondi strutturali per promuovere la creazione di posti di lavoro, le PMI, lo spirito d'impresa e la formazione professionale. I deputati incoraggiano gli Stati membri a esplorare le sinergie tra il Fondo di coesione e le altre fonti di finanziamento dell'UE [come il Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo] ed anche la BEI e la BERS, e le impegnano a semplificare l'accesso delle PMI agli strumenti finanziari JESSICA, JASMINE e JEREMIE.
Infine, i deputati accolgono favorevolmente una proposta volta a rendere ammissibili al finanziamento da parte del FESR gli investimenti fatti in materia di efficienza energetica, di interconnessioni energetiche e di energie rinnovabili, e questo in tutta l'Europa. Invitano gli Stati membri e le regioni a fare un uso estensivo di questa futura nuova possibilità.

La relazione Kirilov sottolinea che:
(1) i cambiamenti proposti per rendere le sovvenzioni dei fondi strutturali europei più flessibili e reagire "alle circostanze economiche straordinarie" dovrebbero dare un nuovo impulso all'economia e procurare un sostegno soprattutto alla gente colpita dalla crisi. Tuttavia, le misure di "elasticità" del finanziamento non possono violare le regole comunitarie in materia di concorrenza né le norme di protezione sociale e dell'ambiente;
(2) le modifiche mirano ad accelerare l'investimento ai livelli nazionale e regionale grazie a una semplificazione dell'accesso alle sovvenzioni, per fornire aiuto alle persone colpite dalla crisi, e grazie anche a un aumento delle disponibilità finanziarie offerte alle PMI;
(3) più del 65% [230 miliardi di euro] dei fondi assegnati alla Politica di coesione sono destinati all'investimento nei settori prioritari della strategia per la crescita e l'occupazione dell'UE, cioè le persone, le imprese, le infrastrutture e l'energia, la ricerca e l'innovazione.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 16 Febbraio 2009
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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