Italia - Romania, Urso: 'dopo PMI, fase due con grandi imprese'

  "Dopo le oltre 26.800 piccole e medie imprese italiane, finalmente in Romania assistiamo alla seconda fase della nostra internazionalizzazione, oggi è la volta delle grandi imprese: Enel, Pirelli, Tenaris-Dalmine, Agip e, finalmente delle banche: da Intesa-SanPaolo a Unicredit. Ciò ha permesso al flusso dei nostri investimenti di crescere, diventando il quinto investitore, ma il primo come numero di imprese operanti. Questa partnership è salda e la prova è che il nostro interscambio complessivo a fine 2008 supererà il tetto dei 12 miliardi di euro, pari al doppio dell'interscambio che abbiamo con il Giappone e quasi al triplo di quello con l'India. Quindi l'Italia si è confermata il primo partner economico di Bucarest". E' quanto ha dichiarato Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, chiudendo il seminario organizzato in Confindustria sugli investimenti in Romania.

Una partnership salda - nata sul modello di Timisoara che ha visto per la prima volta le imprese, soprattutto del Nord Est, crescere non solo come aziende esportatrici ma anche come aziende investitrici sul territorio - e che adesso si è allargata ad altre città e province della Romania. Proprio per il nostro know how produttivo e industriale adesso l'Italia vuole continuare a collaborare sempre di più con il governo rumeno e, soprattutto, in previsione dei fondi strutturali europei che fino al 2013 sono oltre 31 miliardi di euro. Un volet interessante e che permetterà di intensificare ancora di più i nostri rapporti. Associo alla Romania e al rapporto che hanno istaurato le nostre imprese con i vostri lavoratori un'immagine vincente che non potrà essere in nessun modo scalfita dal comportamento delinquenziale di frange marginali di suoi cittadini nel nostro Paese.

Rapporti Italia-Romania in cifre
I rapporti socio economici con la Romania si sono intensificati dagli inizi degli anni Novanta ad oggi sono oltre 26.800 le imprese italiane attive sul territorio rumeno. I nostri imprenditori si sono indirizzati, per motivi di contiguità geografica, storica e culturale soprattutto verso Timisoara e il suo "hinterland". Il capitale italiano investito ammonta ad oltre 850 milioni di Euro, otto banche con capitale italiano operano nel Paese. Migliaia sono i matrimoni misti, 327 i collegamenti aerei settimanali tra i due Paesi. Centinaia gli autobus che collegano la Romania con decine e decine di città italiane ogni settimana. Sono circa 17.000 le imprese e le attività commerciali avviate in Italia da cittadini romeni.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 30 Gennaio 2009
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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