Commercio estero, Urso: 'risale l'export, ma è sempre allarme'

Immagine associata al documento: Commercio estero, Urso: 'risale l'export, ma è sempre allarme' "Nonostante la crisi economica mondiale a settembre l'export italiano verso i Paesi extra UE è cresciuto del 13,4%, un rimbalzo positivo, dopo il rallentamento di agosto, che dimostra come la squadra Italia sia vincente nei mercati internazionali". È quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati Istat diffusi oggi. "Si tratta del quarto miglior incremento mensile realizzato quest'anno" ha spiegato Urso "un aumento, trainato soprattutto da meccanica, mezzi di trasporto, alimentari, prodotti petroliferi raffinati, chimica e plastica".

"Il made in Italy dimostra di saper reagire, con grande capacità di resistenza e dinamismo imprenditoriale. Siamo più solidi di altri paesi ma avremo anche noi conseguenze soprattutto sul sistema casa per la prevedibile forte contrazione dei consumi. Resta quindi l'allarme per l'ultima parte dell'anno che deve motivarci come sistema e non certo demotivarci. Per questo abbiamo predisposto con Ice, Sace, Simest un pacchetto d'aiuto alle imprese per oltre 9 miliardi di euro nel campo della promozione, dell'assicurazione al credito e degli investimenti all'estero. Una terapia d'urto essenziale per non perdere quote di mercato e incoraggiare le nostre imprese a non mollare la loro presenza sui mercati esteri".

In questo quadro restano incoraggianti le esportazioni verso i Paesi OPEC cresciute ancora di oltre il 20%, che quelle verso i Balcani aumentate di oltre il 30% e quelle verso i Paesi del Mercosur addirittura del 45%. E' eccezionale che, rispetto ad agosto, si siano riprese le esportazioni verso la Russia, in aumento a settembre del 9%, con il boom delle calzature cresciute del 29%, il tessile-abbigliamento del 13% e quelle di alimentari e vini del 60%. E' significativo notare come persino verso gli Stati Uniti e il Giappone a settembre vi sia stata una piccola ripresa dell'export, mentre solo la Cina registra un pesante arretramento delle nostre vendite (-7,3%).

"Solo la bilancia dei minerali energetici non dà segni di tregua" conclude Urso "è il vero tallone d'Achille del Made in Italy, avendo raggiunto nel periodo gennaio-settembre 2008 un passivo verso i Paesi extra UE di 47,7 miliardi di euro, con una crescita di ben 12,6 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per questo il piano per il ritorno al nucleare pulito predisposto dal governo è sempre più urgente e necessario".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 23 Ottobre 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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