La Commissione Europea avvia un dibattito sul futuro del servizio universale della banda larga

Immagine associata al documento: La Commissione Europea avvia un dibattito sul futuro del servizio universale della banda larga "L'internet ad alta velocità è il passaporto per la società dell'informazione e costituisce un presupposto essenziale della crescita economica. Per questo la Commissione intende fare in modo che l'accesso a internet a banda larga diventi una realtà per tutti i cittadini europei entro il 2010", ha affermato la commissaria europea alle telecomunicazioni, Viviane Reding. "Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto molti progressi e siamo già sulla buona strada nello sviluppo di nuove tecnologie come la banda larga via satellite. Siamo anche fieri del fatto che i primi otto paesi europei nella classifica della diffusione della banda larga sopravanzano di gran lunga gli Stati Uniti. Tale diffusione però presuppone la possibilità di accesso, che ancora non esiste ovunque in Europa. Dobbiamo fare il possibile perché tutti i cittadini possano avere una connessione a banda larga quanto prima."

La Commissione ha pubblicato ieri una relazione che illustra come la concorrenza sui mercati della fornitura di internet a banda larga permetta ai cittadini dell'UE un accesso diffuso a prezzi abbordabili. Occorre però fare di più per garantire la banda larga per tutti. Finora l'UE ha incentivato la diffusione della banda larga con tre tipi di iniziative:

1) una normativa in materia di telecomunicazioni favorevole alla concorrenza e agli investimenti. Nel gennaio 2008 l'Europa contava quasi 100 milioni di linee a banda larga e un tasso di crescita del 20%, con 52 000 nuove linee connesse quotidianamente nel 2007 (IP/08/460). La settimana scorsa la Commissione ha pubblicato nuovi orientamenti normativi per garantire la concorrenza e gli investimenti nelle reti a fibra ottica (IP/08/1370);
2) durante l'estate è stato creato un nuovo sistema per incentivare i servizi satellitare mobili in grado di fornire la banda larga via satellite in tutta Europa. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno creato uno sportello unico per l'autorizzazione di tali servizi: anziché avviare 27 procedure diverse, gli operatori di servizi mobili satellitari ora devono presentare un'unica domanda alla Commissione (IP/08/1250);
3) nel novembre 2007 la Commissione ha presentato proposte di riforma della gestione dello spettro radio allo scopo di liberare frequenze per i nuovi servizi senza fili (IP/07/1677), che sono state per la maggior parte approvate dal Parlamento europeo il 24 settembre (MEMO/08/581). Se anche il Consiglio accetterà questa nuova forma di gestione dello spettro, il dividendo digitale, ossia le nuove risorse di spettro radio rese disponibili dal passaggio dalla televisione analogica a quella digitale, potrà essere utilizzato per nuovi servizi senza fili a banda larga e non solo per nuovi canali televisivi.

La relazione presentata oggi dalla Commissione si chiede se queste misure siano sufficienti o se sia opportuno prendere in esame la possibilità di istituire nuovi obblighi di servizio universale.
La relazione evidenzia anche una forte crescita del numero di cittadini europei che usano i telefoni mobili. Dall'entrata in funzione dell'attuale Commissione il tasso degli abbonamenti ai cellulari è passato dall'85% al 112%. "Questi dati dimostrano chiaramente la fiducia dei consumatori nella solidità del settore delle comunicazioni mobili in Europa", ha affermato la commissaria Reding. "Dimostrano anche che attualmente non c'è bisogno di imporre obblighi di servizio universale agli operatori di telefonia mobile, anche se alcuni dei loro lobbisti in questi giorni stanno cercando di convincerci del contrario."       - [Scarica  .pdf  - 149 Kb][Apri   .pdf ]       
Sito di riferimento: http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/current/consumer_rights/universal_service/index_en.htm
Data Pubblicazione sul portale: 26 Settembre 2008
Fonte: Commissione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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