Calzature, Urso: Commissione ha responsabilità di aprire indagine

  "La Commissione è stata costretta - con un cavillo usato per la prima volta sul caso calzature - a fare una consultazione preventiva sulla apertura dell'indagine antidumping. L'Italia si è battuta per scongiurare questa verifica politica preventiva, ma la richiesta del Regno Unito e di altri 13 Stati membri era legittima. Questi Paesi sapevano che elementi di fondatezza del dumping erano state consegnate alla commissione e che quindi l'indagine sarebbe stata naturalmente aperta.

E' quindi la prima volta che accade che gli Stati vengano sollecitati ad esprimersi prima e non dopo la conclusione dell'indagine". Lo ha detto Adolfo Urso, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero.

"Per questo - continua Urso - noi ci aspettiamo che la Commissione Europea resti coerente con la sua proposta di aprire le indagini, perchè gli elementi di danno causato alle nostre imprese sembrano evidenti, e si assuma quindi le sue responsabilità accertando attraverso l'indagine se ci sono gli elementi per la proroga dei dazi antidumping, così come sollecitano giustamente le Associazioni di categoria europee sulla base di una documentazione che già in altri casi si è dimostrata fondata. Il Governo italiano è a fianco dei lavoratori e delle imprese calzaturiere europee ed è impegnato affinché siano rispettate le norme che garantiscano una concorrenza leale. Il parere espresso ieri dal Comitato antidumping non è vincolante per la Commissione e poi non ha evidenziato una maggioranza schiacciante, per cui ritengo che il Commissario Mandelson non bloccherà l'apertura dell'indagine. Una volta esaurita questa fase gli Stati potranno decidere nel merito".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 19 Settembre 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 74 volte