Regioni, Istat, Urso: "boom del sud, nord est vince sui nuovi mercati"

  "E' stato un semestre positivo per l'export italiano, aumentato del 5,9% rispetto all'anno precedente, grazie soprattutto al boom del made in Italy nei Paesi extraeuropei: +8,3%. Ben un quarto della crescita dell'export italiano è dovuto alla riscossa del Mezzogiorno che ha segnato un significativo +26,5%, con Regioni che si sono messe in luce come Lazio (+10,8%), Campania (+6,3%) e Sicilia (+6,2%)". È quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero commentando i dati diffusi dall'Istat relativi all'andamento del commercio estero delle Regioni nel primo semestre dell'anno.

"Nonostante il caro euro e la bolletta energetica, il made in Italy riesce a tenere testa e a vincere nuove sfide. È il caso del Nord Est, dove c'è una buona performance del Friuli Venezia Giulia (+10,2%). Bene anche l'Emilia Romagna (+9,2%), che così come il Friuli, insieme alle altre Regioni sta sempre più puntando verso i nuovi mercati ricchi: Russia, Paesi Opec e Cina. Anche per questo, invece, si spiega la flessione dell'export delle Regioni dell'Italia centrale (-0,9%) che hanno tradizionalmente come clienti i Paesi Ue, Francia, Spagna, Regno Unito che stanno soffrendo a causa di una crisi di consumi interni generata dalla bolla immobiliare".

"Il boom del Mezzogiorno" conclude Urso "è certamente un dato buono, dovuto però in gran parte alla lavorazione dei prodotti petroliferi, sia in Sardegna che in Sicilia, anche se accanto a questa voce è vero che cresce quella dell'agroalimentare, in Campania come in Puglia, uno dei settori più importanti, insieme a quello del tessile-abbigliamento e delle macchine utensili, per le nostre Regioni nel mondo".       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 17 Settembre 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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