Commercio estero, Urso: "record in Russia, Italia supera la Cina"

  "A maggio l'export italiano è continuato a crescere verso alcune aree e Paesi come l'OPEC (+11,2%), la Turchia (+11,8%) e il Mercosur (+19,7%), ma il vero dato è il consolidamento del made in Italy verso la Russia (+21,7%) che ci permette oggi di scavalcare la Cina e diventare il terzo partner commerciale di Mosca, dopo Stati Uniti e Germania. Un successo importante che premia le imprese italiane che hanno scommesso con determinazione su questa frontiera". È quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico, commentando i dati Istat relativi al commercio con i paesi extraeuropei.

"Non a caso" prosegue Urso "la Russia è anche la prima missione individuata da questo Ministero per riallacciare i rapporti sul commercio internazionale e lunedì e martedì prossimi saremo impegnati a Mosca con un'ampia delegazione di imprese interessate alle gare per le Olimpiadi invernali di Sochi 2014".

"La crescita record verso la Russia" prosegue Urso "può essere spiegata attraverso un dato: se consideriamo la cosiddetta Southern Euro Area (SEA): Francia, Spagna, Grecia e Portogallo, nel 2007 l'export italiano verso la Russia ha nettamente superato quello complessivo dei 4 Paesi citati: 10 miliardi di euro contro 8,2".

"Ma dai dati di maggio" prosegue il sottosegretario "emergono due problemi per l'economia italiana che non possono essere sottaciuti. Uno è strutturale: il costo dell'energia rappresenta oggi il 35% del nostro import e continua a far aumentare il disavanzo commerciale. Ma al netto dei minerali energetici, il made in Italy sarebbe in attivo per 15 miliardi. L'altro è finanziario: il caro euro inizia a penalizzarci nell'area dollaro con flessioni dell'export negli Stati Uniti, in Giappone e oggi anche in Cina con il remimbi collegato alla moneta americana".

"Per questi due problemi occorre una terapia d'urto" conclude Urso "A livello nazionale il governo ha già inserito nella finanziaria triennale il ritorno al nucleare civile, e prevede l'individuazione dei siti già entro la fine dell'anno. Quella del nucleare è una strada obbligata per sganciarci progressivamente dal costo del petrolio e ridare ossigeno alle imprese e ai cittadini". "Il caro euro è invece una tematica che si sposta nello scacchiere europeo" conclude "ed andrebbe affrontata con una politica da parte della Bce più attenta alla crescita e allo sviluppo rispetto al problema, che pure esiste, dell'inflazione".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 20 Giugno 2008
Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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