Autotrasporto: riforma da cambiare

  Un nuovo corso per il settore dell'autotrasporto. Che corregga gli errori della riforma del settore e crei le premesse per la nascita di un mercato più libero, veramente concorrenziale ma anche correttamente regolamentato. Sono questi gli auspici degli autotrasportatori italiani della CNA Fita, che si riuniranno sabato prossimo in assemblea nazionale a Portonovo (An).

L'autotrasporto italiano sta attraversando una fase di grande trasformazione. Lo scorso anno in Italia hanno spento per sempre i motori 10.436 imprese contro le 3.943 nuove attività. Un fatto, questo, che preoccupa le rappresentanze del settore. «Il calo delle imprese di autotrasporto», spiega Franco Coppelli presidente nazionale della CNA Fita, «è dovuto al forte aumento dei costi di gestione, in particolare quelli relativi al gasolio per autotrazione».

Negli ultimi due anni, infatti, il gasolio è aumentato del 41%. E un pieno di 600 litri è passato da 529 a 743 euro. «In questo modo si sta determinando una situazione davvero critica per un comparto già fortemente indebitato e in competizione con vettori internazionali per i quali i costi sono inferiori del 50%», aggiunge Coppelli. Ma non basta. «Nonostante l'aumento delle spese, le tariffe dei servizi di autotrasporto continuano a scendere», insiste il presidente CNA Fita, «a causa di una riforma del settore che lascia ampi spazi a una sfrenata competizione agendo sulla cronica debolezza contrattuale delle imprese».

Anche di questo si parlerà all'assemblea nazionale della CNA Fita. La mattina di sabato prossimo sarà infatti dedicata all'esame delle problematiche del settore. In particolare, si discuterà sul futuro dell'autotrasporto merci dopo la recente vertenza conclusa con l'accordo firmato dalle associazioni di categoria con il governo nel corso del convegno «Autotrasporto, nuove regole e strumenti alla base dello sviluppo». Il 2007 sarà un anno decisivo per il settore», chiarisce Maurizio Longo, responsabile nazionale CNA Fita. «A noi servono misure normative tese a rendere più trasparente il mercato, a migliorare le condizioni di lavoro e ad aumentare la capacità contrattuale e progettuale delle imprese dell'autotrasporto».

Nel corso dell'assemblea saranno analizzate le conseguenze della riforma del settore e valutati i principali impegni contenuti nel protocollo d'intesa con il governo. Sul tappeto i temi del recupero del contributo sul servizio sanitario nazionale versato nel 2006 tramite l'rca; la deduzione forfettaria delle spese non documentabili sostenute nel 2006; la riduzione dei premi Inail. E ancora: gli interventi di sviluppo della logistica; interventi per la sicurezza stradale; misure tese a incentivare l'acquisto di veicoli pesanti più ecologici; rimborso dell'aumento delle accise sul gasolio; implementazione del fondo di accompagnamento perla riforma del settore.

Interventi per i quali sono stati previsti quasi 600 milioni di euro. Parteciperanno all'iniziativa, oltre ai vertici nazionali e locali della CNA Fita, il sindaco di Ancona, Fabio Sturani, il presidente della provincia, Enzo Giancarli, e il presidente della regione, Gian Mario Spacca. Domani, in una prima giornata riservata agli associati, verranno invece presentati progetti e accordi che vedono la CNA Fita protagonista. Tra gli altri «Ruote sul mare», che prevede contributi del 20% per gli autotrasportatori che scelgono di viaggiare via mare su determinate tratte e l'accordo CNA Fita - Aci per la semplificazione delle pratiche burocratiche.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 08 Marzo 2007
Fonte: CNA
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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