Le priorità strategiche delle regioni

  La Commissione europea ha analizzato il contenuto dei 450 programmi operativi che consentiranno di applicare la politica di coesione 2007-2013 adottando una comunicazione che dà un'idea più precisa delle priorità privilegiate dagli Stati membri e dalle regioni.
Si sta assistendo a un vero e proprio cambiamento in seno alla politica di coesione, nella misura in cui si è tenuto conto effettivamente degli obiettivi europei definiti nella "strategia di Lisbona". L'UE investirà un totale di 347,4 miliardi di euro mediante la politica di coesione per il periodo 2007-2013. Gli Stati membri hanno definito obiettivi chiari: Ricerca e innovazione sono importanti priorità.
Più di 86 miliardi di euro, o il 25% delle risorse della politica di coesione, sono messi a disposizione per avvicinarsi all'obiettivo di Lisbona di aumentare la spesa per R&S al fine di raggiungere il 3% del PIL. Nel caso della Spagna, sebbene il sostegno finanziario per questo paese sia diminuito rispetto al periodo 2000-2006, la spesa per R&S dovrebbe più che raddoppiare in termini assoluti, per raggiungere circa 8 miliardi di euro, ovvero il 23% del bilancio complessivo.
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione [TIC] sono riconosciute come fattori importanti per la promozione dello sviluppo regionale. Gli investimenti della politica di coesione in servizi e infrastrutture delle TIC dovrebbe più che raddoppiare rispetto al precedente periodo di programmazione [2000-2006] per raggiungere 15,3 miliardi di euro; per Polonia, Italia, Grecia, Slovacchia e Spagna sono previsti gli stanziamenti più ingenti. Il sostegno alle imprese, in particolare alle piccole e medie imprese, è pari a circa 27 miliardi di euro [l'8% delle risorse della politica di coesione]. Ad esempio, la Finlandia sosterrà l'avvio di nuove imprese con 343 milioni di euro, mentre la Polonia destinerà gli investimenti della politica Circa 26 miliardi di euro sono previsti per migliorare la qualità e l'offerta in materia di istruzione e formazione.
Verranno sostenuti i progetti che mirano a facilitare l'apprendimento permanente e a prevenire l'abbandono scolastico [in particolare in Portogallo, Grecia e Italia]. 19 miliardi di euro saranno destinati ad eliminare gli ostacoli all'occupazione, in particolare di donne, giovani, persone anziane, lavoratori poco qualificati, migranti e minoranze etniche; 10 miliardi di euro saranno utilizzati per aiutare le persone minacciate dalla povertà e dall'esclusione sociale, che incontrano le maggiori difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro, mentre 2 miliardi di euro avranno l'obiettivo di migliorare le amministrazioni e i servizi pubblici.
105 miliardi di euro saranno destinati a migliorare la qualità dell'ambiente. In numerosi paesi dell'UE-12 la politica finanzia forti investimenti di base per migliorare l'infrastruttura ambientale ed aiutare i paesi a conformarsi al diritto dell'UE. La Lettonia progetta di far passare dal 9% al 62% la percentuale degli abitanti che beneficiano di servizi di gestione delle acque reflue. La necessità di attenuare l'impatto del cambiamento climatico è diventata un elemento essenziale della politica europea. Per far fronte a questa nuova sfida saranno investiti 48 miliardi di euro.
Questi sono gli impegni presi dagli Stati membri e dalle regioni, che ora procedono alla selezione dei migliori progetti sul campo.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 19 Maggio 2008
Fonte: www.europaregioni.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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