UE: cambia volto la politica di coesione 2007-2013

Immagine associata al documento: UE: cambia volto la politica di coesione 2007-2013 Avrà un'impostazione completamente diversa la politica di coesione europea per il nuovo periodo di programmazione 2007-2013 con l'obiettivo di avvicinare le regioni in ritardo economico alle aree piu' ricche in Europa.

Gli Stati membri e le Regioni dell'Ue, rispetto al passato, hanno infatti ''modificato radicalmente le loro priorità" con i circa 450 programmi di rilancio socio-economico che verranno realizzati nei prossimi sette anni, come sottolineato oggi a Bruxelles dai commissari europei alla politica regionale, Danuta Hubner, e all'occupazione e affari sociali, Vladimir Spidla. La nuova politica di coesione 2007-2013 permettera' un'iniezione nei 27 stati membri di finanziamenti europei per oltre 338,3 miliardi di euro a cui si aggiungono i finanziamenti pubblici e privati.

L'Italia, come ha sottolineato la commissaria Hubner, ''si è distinta con altri partner europei nell'impegno sulla lotta al cambiamento climatico'', ma non solo. Rispetto ai 27,8 miliardi di stanziamenti europei per il 2007-2013, l'Italia e le Regioni hanno destinato la maggior parte dei fondi alle seguenti sfide: il 34,7% in favore dell'innovazione; il 32% per la tutela dell'ambiente: il 16,9% alla prevenzione e alla lotta contro il cambiamento climatico; il 15% per i trasporti; il 10% per sostenere le piccole e medie imprese; il 6,8% per lo sviluppo energetico; il 5,8% per la societa' dell'informazione con investimenti per infrastrutture, prodotti e servizi.

Anche tra le priorita' per i 27 stati membri si inserisce l'innovazione che, con la ricerca e lo sviluppo, accaparra circa un quarto dei fondi comunitari del bilancio di coesione 2007-2013 e contribuira' alla crescita del 3% del Pil. Particolarmente importante sara' anche l'impegno dei 27 per la tutela dell'ambiente e, nell'ambito di questo obiettivo, la prevenzione e la lotta al cambiamento climatico, grazie al 14% dei contributo globali europei. Si investe soprattutto nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili. La parte del leone, con il 24% dei fondi di coesione, la fanno anche le infrastrutture per incrementare la viabilita', tramite il finanziamento delle grandi reti transeuropee ma anche i trasporti sostenibili che da soli riceveranno il 10% dei stanziamenti comunitari.

In Europa ''il tempo e' tiranno - ha concluso la commissaria Hubner - tocca ora agli Stati e alle Regioni attuare questo cambiamento''.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 16 Maggio 2008
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Programmazione 2007-2013, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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