Industria, fatturato medie imprese in dieci anni +35%

Immagine associata al documento: Industria, fatturato medie imprese in dieci anni +35% Crescono a ritmo più sostenuto rispetto alla manifattura, competono ad armi pari con la concorrenza tedesca e rappresentano un segmento in cui finalmente il Sud va alla stessa velocità del resto d'Italia.
Non ultimo, rappresentano una forma di capitalismo inclusivo, in cui vi è un'equilibrata distribuzione della ricchezza tra capitale e lavoro.
Sono i dati principali che emergono dall'indagine annuale sulle medie imprese industriali realizzata da Mediobanca e Unioncamere su oltre 3.200 imprese che occupano tra i 50 e i 500 dipendenti e rappresentano il 16% del valore aggiunto e delle esportazioni dell'industria manifatturiera italiana. Nonostante la forte crisi degli ultimi anni la media impresa italiana nel decennio tra il 2005 e il 2014 ha visto una crescita del fatturato del 35%, soprattutto grazie a una forte crescita (+63%) sui mercati esteri.

Dalle medie imprese le performance migliori
Dallo studio emerge che le medie imprese hanno prestazioni migliori rispetto al complesso della manifattura che, nello stesso decennio è cresciuta nei fatturati solo del 14% e nell'export del 42%. Anche a livello occupazionale le medie imprese fanno meglio, con una crescita dell'11% degli occupati a fronte di un dato complessivo in calo del 6,5%. I settori migliori sono stati pelletteria e accessori (+52%), l'alimentare (+50%), il chimico-pharma (+45%) e la meccanica (+42%).

Tiene anche il mercato interno
Se l’estero è quindi il vero motore di queste imprese va sottolineata però anche la tenuta del mercato interno che, nell'ultimo decennio, ha registrato un incremento del 20%. Dal 2009 inoltre per le medie imprese è sceso anche il livello di indebitamento che è passato dal 93% dei mezzi propri al 69% del 2014. Negli ultimi due anni in particolare i mezzi propri delle medie imprese sono cresciuti di 3,5 miliardi di euro. Per finanziarsi invece le imprese in generale ricorrono ancora più frequentemente che in passato al canale bancario da cui viene il 90% del debito complessivo, a fronte di un valore dell'85% del 2005.
Lo studio conclude che il modello delle medie imprese appare sostenibile: dal 1996 infatti il costo del lavoro e produttività sono cresciuti di pari passo (+55%), incrementando al contempo la base occupazionale (+27%) al contrario di quanto osservato nelle maggiori economie occidentali nell'ultimo ventennio, afflitte da calo della produttività e riduzione della quota dei salari rispetto alla ricchezza aziendale.

Export medie imprese Sud in 10 anni +85%
Almeno per quello che riguarda le medie imprese, quelle tra i 50 e i 500 dipendenti, il Sud viaggia poi alla stessa velocità del Nord, con le imprese meridionali che, tra il 2005 e il 2014, hanno registrato una crescita del valore aggiunto del 34%, contro una media del 36%, dell'85% delle esportazioni e del 10% dell'occupazione. L’indagine Mediobanca-Unioncamere parla a tal proposito di «piacevole e insolita sorpresa». Al Sud le medie imprese sono però meno numerose mentre la maggior parte è concentrata in Veneto, seguito da Lombardia e Emilia-Romagna.

35% medie imprese prevede crescita nel 2016
Dopo un 2015 brillante, per il 2016 le medie imprese industriali mostrano un atteggiamento più attendista, anche a causa del rallentamento dell'economia mondiale.
Il 2015 si è chiuso con una fascia di società dal fatturato in crescita che supera nettamente la quota di quelle che segnalano difficoltà (46,1% contro 20,2%).
All'insegna dell'ottimismo, anche se più moderato, le previsioni per il 2016, con il 35,6% delle società che prevede un aumento del fatturato, mentre sono prevalenti le segnalazioni di stazionarietà, 54,1%. [...]

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Data Pubblicazione sul portale: 14 Giugno 2016
Fonte: Il Sole 24ore.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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