Il lavoro che riparte. Il mercato del lavoro in Puglia 2014-2015

Immagine associata al documento: Il lavoro che riparte. Il mercato del lavoro in Puglia 2014-2015 Decidere, programmare ed implementare politiche pubbliche in un contesto complesso ed articolato come quello pugliese - ma il discorso è valido oggigiorno per qualunque public policy decision maker, indipendentemente dal contesto spaziale in cui è chiamato ad operare - richiede strumenti di analisi altrettanto complessi, unitamente ad un approccio alla decisione quasi scientifico. Quasi, perché la visione soggettiva di sviluppo resta prerogativa della politica ed assume vigore proprio quando è sostenuta dallo studio dei dati, ancor più rilevanti se utili all'elaborazione delle politiche per il lavoro, delle politiche industriali e del sistema formativo regionale. Scelte tali da impattare sulle condizioni di vita di migliaia di persone.

È in questo contesto che è stato sviluppato, primo esperimento del genere in Italia, l'Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Puglia ed il relativo rapporto annuale, oggi alla sua terza edizione.
L'Osservatorio, incardinato presso l'assessorato al Lavoro della Regione Puglia, di cui fanno parte referenti dell'Ufficio Politiche attive - tutela della sicurezza e qualità del lavoro e dell'Ufficio Statistico della Regione Puglia, nonché - novità assoluta dell'edizione 2014-2015 - dell'Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali (IPRES), si pone l'ambizioso obiettivo di rappresentare al decisore e all'opinione pubblica uno studio completo sulle dinamiche del mercato del lavoro pugliese, capace di andare oltre le informazioni dell'analisi a campione, tenendo insieme i dati reali delle Comunicazioni Obbligatorie con le proiezioni della statistica. Insomma, un'analisi integrata che sapientemente miscela dati di natura amministrativa con i risultati delle indagini campionarie, capace di interpretare i cambiamenti e quindi di immaginare scenari futuri.

Il rapporto annuale è il risultato di un lavoro complesso che a sua volta restituisce un quadro articolato del territorio e delle dinamiche professionali: non già una fotografia del mercato del lavoro, piuttosto un'animazione, un flusso che cerca di offrire una lettura dei fenomeni ad ampio raggio e slegata dal contingente.
È quindi interessante scoprire che dal 1992 al 2008 l'andamento dell'occupazione in Puglia è simile a quello del Mezzogiorno, ma notevolmente diverso da quello dell'area del centro-nord: nel periodo in oggetto, infatti, mentre il centro-nord registra dinamiche occupazionali positive, il sud e la Puglia restano sostanzialmente stazionari. Al contrario, a partire dal terzo trimestre del 2008, cioè quando la crisi economica investe l'Italia e la comunità internazionale, l'occupazione scende al centro-nord ma scende ancor più velocemente in Puglia e nel mezzogiorno. La chiave di lettura di un sud che non cresce quando il sistema paese va bene e che sprofonda se l'Italia va male, è un'informazione preziosa, che può dar adito ad interpretazioni e che invoglia a scelte sistemiche e anticicliche.

Altrettanto interessante è scoprire che il tasso di occupazione delle classi più anziane cresce a partire dal 2005, con picchi significativi nel 2011 e nel 2013: insomma si resta a lavoro sempre più a lungo, a scapito dei giovani tra i 15 ed i 24 anni, la cui riduzione del tasso di occupazione inizia nel 2003 e non sembra arrestarsi, salvo i piccoli segnali di fiducia che emergono nei primi due trimestri del 2015 e su cui il rapporto si sofferma a lungo.

Con riferimento alla tipologia di lavoro, a differenza di quanto si possa pensare, scopriamo che a partire del 2003 aumenta in modo consistente l’occupazione dipendente a scapito di quella indipendente che scende dal 30% del 1993 al 24.5% del 2009, per poi risalire al 26.1% del 2014.

Insomma, analisi di lungo periodo che descrivono flussi e tendenze e che permettono al decisore di immaginare
il tratto successivo di un’ipotetica linea e, quindi, di agire di conseguenza. È questo il senso profondo del lavoro dell’Osservatorio.

Certamente utile è lo studio dei dati relativi ai trend più recenti, che segnano un andamento lievemente positivo. Nel secondo trimestre del 2015 l’occupazione ammonta a 1.189.800 unità, con un aumento di 32.600 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,8%). Il secondo trimestre 2015 ha segno più anche rispetto al primo trimestre dello stesso anno: + 11.800 unità cioè +1%. Sorprende che a contribuire a questi segnali positivi sia soprattutto il lavoro femminile.

Per quanto riguarda i giovani, diminuiscono di circa 18.000 unità i NEET ma aumentano gli inattivi che studiano o sono in formazione, mentre tra il primo semestre 2015 e lo stesso periodo del 2014 l’occupazione giovanile cresce di circa 5.000 unità, prevalentemente di sesso maschile.

Infine, i dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie ci offrono uno dei trend più interessanti, quantomeno perché reale e non a campione: negli ultimi due anni il numero delle attivazioni di nuovi rapporti di lavoro tende a crescere, al contempo il numero dei rapporti di lavoro che cessano è più o meno stazionario. Questa tendenza dimostra una certa ritrovata vitalità del mercato del lavoro subordinato e parasubordinato e fa ben sperare per il futuro.

È da questa montagna di dati e da queste tabelle, frutto del lavoro strutturato e sinergico delle donne e degli uomini dell’Osservatorio del mercato del lavoro che qui voglio ringraziare, che l’Amministrazione regionale cercherà di elaborare soluzioni, perché dietro i numeri, dietro le linee dei grafici, vi sono gli occhi e la vita delle persone. Dietro i calcoli e dietro le percentuali si annidano le fragilità che chi amministra è chiamato ad individuare e a contrastare. Con il rapporto annuale dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro la politica ha una scusa in meno: nessuno potrà più dire “non sapevo”.



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Data Pubblicazione sul portale: 30 Dicembre 2015
Fonte: Servizio Politiche per il Lavoro
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Politiche e Mercato del Lavoro, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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